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 2025  luglio 28 Lunedì calendario

Manager, pochi giovani in Italia: 4 dirigenti su 10 sono over 55, gli under 40 non arrivano al 10%

Il 40% dei manager in Italia è over 55. A guidare il sistema produttivo italiano sono in larga parte senior, un dato in crescita rispetto a 10 anni fa e che ha importanti implicazioni se si guarda all’invecchiamento della forza lavoro. A inquadrare il fenomeno è la ricerca “La sfida della Longevity” realizzata da Wyser, società parte di Gi Group che si occupa di ricerca e selezione di profili manageriali, in collaborazione con Excellera Intelligence.
La demografia
L’indagine restituisce un’istantanea della “piramide dell’età” dei dirigenti: a colpire è come tra 2014 e 2023 la quota degli over 65 sia quasi triplicata (+195,6%) mentre solo il 10% dei manager è under 40. Una percentuale che rischia di calare per via dell’andamento demografico. Secondo i dati Istat entro il 2053 le persone d’età compresa tra i 41 e i 64 anni diminuiranno del 23% (-4,9 milioni), mentre quelle tra i 65 e gli 80 anni aumenteranno del 13,7% (+1,4 milioni).
La sfida della formazione
Per le organizzazioni l’ambizione è oggi far convivere più generazioni rispondendo a bisogni formativi diversi. Se avere dirigenti giovani facilita secondo gli intervistati i processi di innovazione (soprattutto digitale) dentro le aziende la tecnologia è percepita come una sfida quando ci si riferisce ai senior. Il 75% dei decision maker e il 70% degli over 50 suggerisce che le tecnologie possano rappresentare un vantaggio per i lavoratori più anziani. Perché? Si legge: «Se da un lato rimane un’incertezza di fondo: il 31% dei decision maker e il 23% degli over 50 non sa indicare uno specifico beneficio. Dall’altro lato vi sono elementi sui quali gran parte del campione si trova d’accordo: la tecnologia agisce positivamente sui lavoratori anziani soprattutto per la semplificazione e la velocizzazione del lavoro (lo pensa il 35% dei decision maker e il 55% degli over 50) e diventa uno strumento utile anche per la crescita e l’aggiornamento professionale». Tra gli ostacoli maggiori vengono citate però la difficoltà di apprendimento e adattamento. Con gli over 50 che pongono l’accento sulla mancanza di formazione e di competenze digitali (26%).