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 2025  luglio 28 Lunedì calendario

Russia, al via i voli da Mosca a Pyongyang (che non si vedevano dal 1992). Il segnale del legame sempre più forte Putin-Kim

Dopo trent’anni, un volo diretto da Mosca è atterrato a Pyongyang domenica 27 luglio, alle 9.30 ora locale. A riferirlo, l’agenzia russa Ria Novosti, anche se la notizia era nell’aria già da un po’. L’aereo è stato accolto con una grande cerimonia nella capitale nordcoreana: in volo una delegazione russa guidata dal capo del ministero delle Risorse Naturali Alexander Kozlov, accolta all’arrivo con dei mazzi di fiori. Non si hanno notizie di altri passeggeri, ma secondo Reuters il volo è andato sold out poco dopo l’annuncio.
A compiere la tratta il Boeing 777-200ER da 440 posti della Nordwind Airlines. Il costo del biglietto parte da 44,700 rubli, l’equivalente di 563 dollari. Un volo commerciale della durata di otto ore partito da Sheremetyevo alle 19,30 di domenica e durato circa otto ore. Tutti gli annunci durante il volo sono stati effettuati in due lingue, russo e coreano. Si tratta di un evento storico che segna la ripresa dei collegamenti aerei regolari tra Russia e Corea del Nord dopo anni di isolamento causati dalla pandemia e dalle restrizioni internazionali: era dal 1992 che Mosca non era collegata con la capitale nordcoreana. Il collegamento aereo sarà attivo una volta al mese. Inizialmente la Nordwind era stata autorizzata a operare fino a due frequenze settimanali, ma per ora effettuerà solo un volo al mese, come confermato anche dal Ministero dei Trasporti russo. 
Il volo si inserisce in un clima di tensione crescente tra Russia e Occidente, soprattutto con la Gran Bretagna di Starmer, e, al contrario, di un rafforzamento del legame tra Putin e Kim Jong-un. Il collegamento aereo è parte di contesto più ampio di riapertura dei confini nordcoreani, tanto che a giugno erano stati ripristinati anche i collegamenti ferroviari tra le due capitali, sospesi dal 2020 per il Covid-19. Si tratta, quindi, dell’ennesimo rafforzamento dell’asse Mosca-Pyongyang, un legame esistente sin dai tempi della Guerra in Corea (1950-1953), ma che sta si stringendo sempre di più, soprattutto dopo l’invasione russa dell’Ucraina.
Con l’isolamento della Russia e le sanzioni dei paesi occidentali, la Corea del Nord è diventata una delle principali sostenitrici del Cremlino, dando anche supporto militare nella regione di Kursk contro le truppe ucraine.