Avvenire, 26 luglio 2025
Corte Suprema delle Filippine “salva” Sara Duterte
La Corte Suprema delle Filippine ha dichiarato nullo il procedimento di impeachment contro la vicepresidente Sara Duterte, stabilendo che le azioni della Camera bassa del Congresso erano incostituzionali. «La Corte Suprema ha stabilito che il procedimento di impeachment avviato dalla Camera dei Rappresentanti contro la vicepresidente Sara Duterte è nullo», ha dichiarato Camille Ting, portavoce del massimo organo giudiziario dell’arcipelago.
La Corte Suprema ha stabilito, a favore di Duterte, che la Camera bassa ha violato la norma costituzionale che impedisce più di un procedimento di impeachment nell’arco di un anno.
La società civile, l’opposizione e i gruppi religiosi avevano avviato tre distinti procedimenti, accusando la vicepresidente di corruzione e abuso di fondi segreti.
Duterte è stata accusata di corruzione e di un accumulo di ricchezze sproporzionato rispetto allo stipendio, oltre ad aver utilizzato impropriamente 612 milioni di pesos (quasi 10 milioni di euro) provenienti da fondi segreti sia dell’ufficio del vicepresidente che del Dipartimento dell’Istruzione, che ha guidato fino alle sue dimissioni di un anno fa. Se condannata in un processo di impeachment davanti al Senato, Duterte verrebbe interdetta a vita dai pubblici uffici e le sarebbe vietato candidarsi alle elezioni presidenziali del 2028. In una nota la Corte ha affermato che «eventuali successive istanze di impeachment potranno essere presentate solo dopo il 6 febbraio 2026».