corriere.it, 25 luglio 2025
Diego Della Valle insignito a Parigi del titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres
Parigi ha reso omaggio a Diego Della Valle con uno dei più alti riconoscimenti culturali della Repubblica francese: il titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres. Un’onorificenza che celebra «il suo impegno costante nella promozione dell’arte, della moda e del patrimonio culturale, in particolare attraverso il legame con la Francia – si legge nella motivazione – e il sostegno a istituzioni come il Musée des Arts Décoratifs».
L’imprenditore marchigiano, presidente del Gruppo Tod’s (che include anche Fay, Hogan e le maison francesi Roger Vivier e Schiaparelli), ha ricevuto la croce nel corso di una cerimonia intima e presso il Ministero della Cultura, dove la ministra Rachida Dati ha conferito personalmente l’onorificenza. Accanto l’imprenditore ho voluto amici di «lunga data»: da Luca di Montezemolo al presidente di RCS Urbano Cairo, da Enrico Mentana a Enzo Manes, fino al ministro della Cultura italiano Alessandro Giuli e alla coppia Jean Todt e Michelle Yeoh e al ceo Pietro Beccari. Presenti anche i figli del patron di LVMH, Bernard Arnault : Delphine, Frédéric e François a testimoniare un legame profondo che attraversa confini culturali e generazioni. La serata è proseguita con una cena riservata all’Ambasciata Italiana, ospitata dall’ambasciatrice Emanuela D’Alessandro.
Nel suo intervento, la ministra Dati ha ricordato le origini marchigiane di Della Valle, la passione ereditata dal nonno calzolaio e dal padre artigiano, e il percorso che ha portato il Gruppo Tod’s a diventare un riferimento internazionale. «Uomo di gusto e passione, ha saputo unire la raffinatezza italiana all’eccellenza francese, contribuendo alla rinascita di maison come Schiaparelli e Roger Vivier, oggi simboli condivisi di savoir-faire».
Della Valle ha voluto ringraziare con parole semplici e sentite: «Mi piace essere qui con i miei amici. Nella mia vita professionale, l’Italia e la Francia si sono incrociate spesso. Ho comprato marchi francesi, ho amici fraterni e soci di lunga data. Abbiamo tante cose in comune e tante da difendere».
Un pensiero forte è stato dedicato alle nuove generazioni: «Viaggiare nel mondo e poi tornare in Italia e Francia, dove il senso della cultura e il piacere estetico sono così vivi, ci ricorda quanto sia importante trasmettere valori veri. Dobbiamo avvicinare i giovani all’artigianato, perché diventi uno stile di vita. Fare bene quello che facciamo, con spirito sociale. Fare bene per noi e per gli altri».
Nel tempo, il titolo di Chevalier è stato conferito a figure che hanno segnato la storia della cultura e della creatività: Marcel Proust, Albert Camus, Claude Debussy, Pablo Picasso, Yves Saint Laurent, Philippe Starck, fino a Demna e Charles Zana. Oggi, questo stesso onore va a un imprenditore che ha fatto dell’eleganza, della qualità e della responsabilità sociale una visione culturale condivisa tra Italia e Francia