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 2025  luglio 24 Giovedì calendario

Ponte sullo Stretto: resuscitano Camilleri (con l’IA) per incensare l’opera di Salvini

Nel nome del Ponte sullo Stretto, Matteo Salvini e alcuni esponenti di Fratelli d’Italia non lasciano in pace i morti. Un video realizzato con l’Intelligenza artificiale resuscita lo scrittore Andrea Camilleri, il papà di Montalbano, morto nel 2019, ad alfiere dell’infrastruttura: “Agrigento è sempre stata un po’ isolata, l’alta velocità ci ha avvicinati e il Ponte di Messina ci ha uniti al resto d’Italia (…). L’aeroporto, era ora, ci si metteva più tempo ad arrivare a Palermo che a volare fino a Roma”. Per tre minuti, il perfetto simulacro di Camilleri parla dal futuro, anno 2045, tessendo l’elogio delle grandi opere come fonte di progresso. Il finale però è green: “Piantate alberi, non solo pilastri, costruite ponti, ma non distruggete le acque sotto di essi”. Eppure, nel 2015, Camilleri aveva stroncato il Ponte come una “balzana idea”.
La clip si è classificata al primo posto del concorso pubblico “Agrigento 2025-2045 – Visioni Letterarie e Infrastrutturali”, promosso dall’Ordine degli ingegneri della Città dei templi. La gara è stata bandita a ottobre 2024 con un premio di 4 mila euro. La vincitrice è una studentessa liceale, ma resuscitare Camilleri con l’Ia non è un’idea della ragazza. Il bando imponeva di “far rivivere almeno uno dei tre scrittori agrigentini, Luigi Pirandello, Andrea Camilleri o Leonardo Sciascia” e farli disquisire sulle opere nell’agenda di Salvini: porto, aeroporto, Ponte sullo Stretto, ferrovie ad alta velocità, autostrade”.
Il 21 marzo è andata in scena la premiazione al teatro Pirandello di Agrigento. Il “fantasma” di Camilleri ha elogiato il Ponte a conclusione del convegno “Sicilia porta d’Europa del Mediterraneo”, dove il leader della Lega ha comiziato in videoconferenza per aprire i lavori: chissà se ne sarebbe stato lieto, il vero Camilleri. L’evento ha ricevuto il patrocinio del ministero dei Trasporti, della Regione Siciliana, della società Ponte sullo Stretto, dell’Anas, di Italferr del gruppo Ferrovie, Autostrade siciliane, Aeroporto Agrigento Valle dei Templi S.p.A., vari ordini professionali. Stando alla bozza della brochure, per il saluto erano attesi, tra gli altri, il ministro della Cultura Alessandro Giuli e l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò (entrambi fratelli d’Italia), oltra al presidente siciliano Renato Schifani. La locandina ufficiale invece riporta solo la presenza di Aricò. L’assessore alla Cultura di Agrigento di FdI, Costantino Ciulla, era nella commissione esaminatrice dei video in concorso. Il Teatro Pirandello è un pilastro della cultura agrigentina influenzato dal partito della premier Meloni. L’evento metteva in vendita “pacchetti sponsor” per le aziende: con 10 mila euro la Sidercem avrebbe ottenuto il suo logo aziendale su brochure, agende, badge e sui menù della cena di gala.
È vero che nel 2001, su Repubblica, Camilleri aveva espresso un’opinione favorevole sul Ponte: “Renderà la Sicilia meno isola, meno orgogliosa e forse meno malinconica”. Ma nel 2009 lo scrittore aveva già maturato dubbi. Nel 2015, sempre su Repubblica, firma la stroncatura: “Il paradosso è che mentre ci sono i crolli, qualche buontempone tira fuori la balzana idea del ponte sullo Stretto”.
La clip ha collezionato 68 visualizzazioni su Youtube. Eppure gli ingegneri agrigentini ambivano a diffonderla “su siti specializzati”, a condividerla con gli eventi della Capitale della Cultura e “con il competente ministero”. Qualcosa è andato storto.