Il Messaggero, 24 luglio 2025
Onlyfans finisce in mano a un trust possibile la vendita per 8 miliardi
Qualcosa si muove attorno a Onlyfans, la piattaforma per la condivisione di contenuti (spesso pornografici) a pagamento. L’imprenditore ucraino-americano Leonid Radvinsky ha infatti trasferito a un trust il controllo di Fenix International, la società inglese proprietaria della piattaforma. Una mossa, anche visti i profitti record raggiunti dalla società, che potrebbe anticipare una possibile vendita di Onlyfans per una cifra record (si parla di circa 8 miliardi di dollari) o una quotazione in Borsa tramite Ipo. Da quando aveva acquistato l’azienda nel 2018 dai fondatori britannici, Guy (padre) e Tim Stokely (figlio) che avevano lanciato il sito nel 2016, la proprietà era sempre stata riconducibile a Radvinsky come persona fisica. Ora, invece, la titolarità del social network per adulti è della «LR Fenix Trust», indicato come beneficiario finale nelle carte depositate al registro imprese di Londra.
L’IPO
Guardando solo ai numeri di Onlyfans l’Ipo potrebbe essere rilevante: il fatturato generato nel 2023, l’ultimo bilancio noto finora, è balzato a 6,6 miliardi (era di 375 milioni nel 2020). Ma l’oggetto sociale potrebbe scoraggiare gli investitori istituzionali, “tarati” su standard Esg, oltre alla maggior parte dei gruppi finanziari, che non vogliono mischiare il loro portafoglio con asset dal contenuto pornografico.
Il business, comunque, ha portato circa un miliardo di dividendi in tre anni per Radvinsky, anche se non è adatto a campagne di marketing. Il trasferimento della proprietà a un trust, notificato pochi giorni fa, potrebbe anche essere necessario all’imprenditore, di cui si sa poco e nulla, per blindare il patrimonio. Sarebbe utile per ragioni fiscali oltre che di tutela e protezione legale “familiare": il trust è infatti meno attaccabile della persona fisica e spesso i beneficiari non sono altro che coniugi e figli.
L’ACQUIRENTE
Quanto ai possibili acquirenti di Onlyfans, a maggio Reuters scriveva che erano in corso trattative per vendere la piattaforma a un gruppo di investitori guidato da Forest Road Company, una società di investimento con sede a Los Angeles, che però difficilmente potrebbe arrivare a 8 miliardi di offerta. Risulta infatti avere soltanto 173 milioni di asset in gestione da sette clienti.