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 2025  luglio 23 Mercoledì calendario

Liti, schiamazzi, partite a carte e risse. Chiuso il centro anziani

Altro che maranza. A Lesmo, provincia di Monza, i facinorosi sono quelli più in là con gli anni. Problemi di parcheggio selvaggio, schiamazzi, scarsa disciplina durante gli eventi, partite a carte con polemiche da stadio, e, l’episodio decisamente più grave, un’aggressione fisica. Sembrano cronache ordinarie di malamovida da qualche quartiere alla moda, e invece arrivano dal centro anziani di via Morganti, a pochi passi dalla chiesa simbolo del comune brianzolo, dove circa un mese fa un 78enne ha sferrato un pugno in faccia a un 97enne: fortunatamente è finita «solo» con un labbro sanguinante e la dentiera saltata. La decisione, dunque, è stata drastica: 30 giorni di chiusura. Provvedimento doloroso. Mano dura della questura, più di quando i locali violano il testo unico sulle leggi di pubblica sicurezza. Tutto il mese di luglio senza la possibilità di usufruire degli spazi che, da 20 anni, ospitano almeno un centinaio di pensionati. Un ex asilo con un bel giardino alberato. Di più, un punto di riferimento per la comunità, soprattutto nei mesi estivi. Presidio di vera utilità sociale. Luogo di incontro, di corsi di aggregazione. Ma il direttivo, la cui decisione sarebbe stata appoggiata anche dalla sindaca Sara Dossola, è stato inflessibile. «Troppe intemperanze – spiega Amos Noli, presidente del centro ricreativo affiliato all’Ancescao – continue discussioni per parcheggiare all’interno, il baccano durante gli incontri (la testimonianza di una donna trapiantata avrebbe avuto come sfondo le imprecazioni provenienti dai tavoli da gioco ndr) o le tombolate, i balli e poi la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Un mese fa, io ero al mare, mi chiama il figlio di un signore di 97 anni e mi dice ‘mio padre è stato aggredito”». Sull’ episodio c’è un esposto al Comune. I motivi li ha raccontati l’interessato al Giornale di Vimercate: «Un giorno l’ho mandato a quel paese per una giocata sbagliata a scopa, il giorno dopo abbiamo litigato ancora, io ho fatto per allontanarlo con una mano e ho preso un pugno in bocca». Di nuovo il presidente Noli: «Ma si rende conto? A 97 anni è facile cadere e picchiare la testa, oppure avere un infarto. Il messaggio sia chiaro: chi alza le mani, qui non entra più. Ora si riapre il 1° di agosto, speriamo bene».