lastampa.it, 23 luglio 2025
Reato di femminicidio, via libera unanime del Senato. Ora passa alla Camera
l disegno di legge sul femminicidio è stato approvato all’unanimità al Senato con 161 voti favorevoli. Subito dopo è partito un applauso in Aula. «Sono estremamente lieto di questo risultato che testimonia come sui temi importanti il Senato sappia esprimersi senza distinzioni di appartenenza – ha commentato il presidente Ignazio La Russa -. Grazie a tutti i senatori e le senatrici».
Il testo, di iniziativa governativa e risultato di una mediazione fra i gruppi in commissione, introduce l’articolo 577 bis del codice penale che disciplina il reato di femminicidio e punisce con l’ergastolo chiunque provochi la morte di una donna «commettendo il fatto con atti di discriminazione o di odio verso la vittima in quanto donna, ovvero qualora il fatto di reato sia volto a reprimere l’esercizio dei diritti, delle libertà ovvero della personalità della donna». Previste anche norme sui benefici penitenziari nei confronti dei condannati per femminicidio, e altre che rafforzano gli obblighi di formazione per la lotta alla violenza sulle donne e alla violenza domestica.
«Si è discusso molto in Commissione Giustizia sull’opportunità o meno di introdurre la nuova fattispecie di reato di femminicidio. Credo che la risposta a questa domanda debba essere ritrovata nella circostanza del fatto che dei 330 omicidi commessi nel 2023, quelli che hanno riguardato vittime femminili sono stati 117 e quelli riconoscibili come femminicidi sono stati 93 – ha detto in Aula il senatore Alfredo Bazoli, capogruppo del Pd nella Commissione Giustizia -. Quello di oggi è un punto di partenza, c’è un grande lavoro da fare sul piano dell’educazione all’affettività».