ilmessaggero.it, 23 luglio 2025
Ibiza, tornano gli eccessi: già quattro ventenni morti per la follia del balconing quest’estate. La prima vittima della stagione era stata una turista italiana di origini turche, di solo 19 anni, morta a fine aprile cadendo dal balcone dell’Hotel Ibiza Rocks, in località San Antonio considerata la parte più economica, ma anche più sregolata dell’isola
Ibiza, tornano gli eccessi: già quattro ventenni morti per la follia del balconing quest’estate. La prima vittima della stagione era stata una turista italiana di origini turche, di solo 19 anni, morta a fine aprile cadendo dal balcone dell’Hotel Ibiza Rocks, in località San Antonio considerata la parte più economica, ma anche più sregolata dell’isola. Ma poi nello stesso hotel di recente ci sono state altre due vittime, sempre giovanissime, sempre turisti stranieri, tanto che la direzione della struttura che è anche una discoteca ha deciso di annullare tutti gli eventi.
Le vittime a Ibiza – Come ricorda il Diario de Ibiza «l’ultima vittima è stata il turista scozzese diciannovenne Gary Kelly, caduto accidentalmente dal terzo piano dell’hotel a mezzanotte di lunedì, secondo un’indagine della Guardia Civil, che indica che ciò è evidente dai filmati delle telecamere di sicurezza. Il giovane, un promettente giocatore di hockey su ghiaccio scozzese, era accompagnato dai suoi amici al momento dell’incidente».
Non solo: il 7 luglio un altro turista britannico di 26 anni era morto nello stesso modo e nello stesso hotel. Infine, spiega ancora l’articolo del principale quotidiano dell’isola «la scorsa settimana, il 15 luglio, un britannico di 25 anni è morto a causa delle gravi ferite riportate dopo essere caduto vicino a un supermercato. L’11 maggio, un turista britannico di 18 anni è precipitato dal terzo piano di un edificio in Calle Soletat ed è stato trasportato in condizioni critiche all’ospedale Son Espases di Palma, dove è stato ricoverato in terapia intensiva».
Ma che cos’è il balconing? Lo spiega il sito della Fundaciòn Io: «È stato intorno al 2010 che si è iniziato a prendere realmente coscienza del fenomeno dei balconing. Le vittime possono essere classificate in due categorie fondamentali: coloro che saltano dai balconi e coloro che cadono. I primi (i saltatori), i “saltadores”, sono coloro che si tuffano in piscina dal balcone dell’hotel; i secondi, i “precipitados”, non avevano alcuna intenzione di saltare nel vuoto: finiscono per cadere mentre cercano di passare da un balcone all’altro».
Il problema degli hotel sulle isole spagnole. Spesso alle Baleari gli hotel hanno piscine su cui si affacciano le stanze. I ragazzi, magari sotto l’effetto di alcol e droghe si sfidano a lanciarsi in piscina. In altri casi le morti sono causate dall’imprudenza o dall’incoscienza, non di rado, anche se non sempre, collegate ad alcol o droghe. Secondo il database della fondazione, dal 2010, da quando si raccolgono i dati, nel mondo ci sono state già 59 vittime per questo fenomeno: di queste, 41 sono state in Spagna (il paese al secondo posto è la Thailandia). Altri dati: l’età media delle vittime è di 24 anni, oltre il 95 per cento sono maschi, il 61 per cento sono britannici.
Le campagne. Quest’anno a Ibiza ci sono state campagne di sensibilizzazione e informazione per arginare questa follia, ma purtroppo non bastano. A Ibiza, che ha tentato un cambiamento di modello di turismo nell’ultimo decennio, puntando anche su lusso e prezzi molto alti, cresce il mal contento dei residenti a causa degli effetti dell’overtourism, il traffico nei mesi estivi, il costo astronomico dell’affitto delle abitazioni. E anche l’immagine a livello internazionale si sta incrinando: sia The Guardian sia New York Times hanno dedicato reportage sul sistema sanitario al collasso per mancanza di ambulanze e personale sanitaruo a causa della mole di soccorsi in gran parte collegati agli eccessi del turismo. Di fatto esistono tre Ibiza: quella degli yacht di attori e calciatori, delle ville mozzafiato e del super lusso; quella degli eccessi del turismo più low cost e con un’età media più bassa, e quella dei residenti sempre più preoccupati e arrabbiati.