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 2025  luglio 22 Martedì calendario

Furia Hunter Biden contro Clooney: “Che diritto hai di calpestare mio padre?”

Hunter Biden ha rilasciato un’intervista di tre ore piena di parolacce al canale americano Channel 5, diventata virale per il feroce attacco all’attore George Clooney, la negazione di qualsiasi coinvolgimento nel caso cocaina alla Casa Bianca e le riflessioni sul flop del padre nel dibattito con Trump, prima del suo ritiro dalla corsa alla rielezione.
«Fanculo lui!», ha detto Hunter Biden riferendosi a George Clooney, che lo scorso luglio aveva pubblicato un editoriale sul New York Times in cui invitava il Partito Democratico – di cui è anche finanziatore – a trovare un nuovo candidato per il 2024.
«Fanculo lui e chiunque gli stia intorno. Non devo essere per forza gentile, cazzo».
Parlando delle dichiarazioni del regista Quentin Tarantino, secondo cui Clooney “non è una star del cinema”, Biden ha rincarato la dose: «Sono d’accordo con Quentin Tarantino. Quel fottuto George Clooney non è nemmeno un attore. È fottutamente... non so cosa sia. È un marchio».
Ha poi criticato l’importanza che gli viene attribuita solo perché “amico di Obama” e proprietario di una “bellissima villa sul Lago di Como”.
«Che c’entri tu con tutto questo, cazzo?», ha detto Biden riferendosi retoricamente a Clooney. «Che diritto hai di calpestare un uomo che ha dato... la sua fottuta vita al servizio di questo paese, e pensare che tu, George Clooney, possa comprarti una pagina intera sul cazzo di New York Times per screditarlo?».
Clooney e la Corte Penale Internazionale
Secondo Hunter Biden, l’attore era furioso con Joe Biden, 82 anni, perché il presidente aveva criticato il mandato di arresto della Corte Penale Internazionale contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, accusato di crimini di guerra.
Amal Clooney, moglie dell’attore e nota avvocata per i diritti umani, era tra i legali che avevano raccomandato di procedere con il mandato.
«Se la prendeva con lo staff della Casa Bianca, diceva che era furioso perché il presidente aveva criticato il mandato. Era incazzato nero perché mio padre non le aveva reso omaggio o qualcosa del genere».
Il caso cocaina alla Casa Bianca
Durante l’intervista, Biden ha negato qualsiasi coinvolgimento nella cocaina trovata in un armadietto alla Casa Bianca nel 2023, dopo la riapertura delle indagini da parte dell’FBI, ora sotto l’amministrazione Trump.
«Perché mai dovrei portare cocaina alla Casa Bianca e infilarla in un armadietto fuori... dalla Situation Room nell’Ala Ovest?», ha chiesto retoricamente. Biden ha ribadito di essere sobrio dal giugno 2019, nonostante il suo passato con la tossicodipendenza sia ben documentato.
Il disastro del dibattito con Trump
Biden ha riconosciuto che suo padre ha avuto un dibattito “assolutamente orribile” contro Trump, poco prima di ritirarsi dalla corsa il 22 luglio 2024, esattamente un anno fa, e sostenere la vicepresidente Kamala Harris.
«Era stanco da morire», ha detto Hunter. «Gli danno l’Ambien (farmaco indicato nel trattamento a breve termine dell’insonnia, ndr) per dormire. Poi sale sul palco e sembra un cervo abbagliato dai fari. E così si alimenta ogni fottuta storia che vogliono raccontare».
Ha aggiunto che il padre non aveva scelta: se fosse rimasto in corsa, i Democratici lo avrebbero “ostacolato a ogni passo”.
Le accuse dei Repubblicani e la grazia
L’intervista arriva mentre i Repubblicani della Camera continuano le indagini sulla presidenza Biden, sostenendo che i suoi collaboratori più stretti abbiano coperto un declino fisico e mentale e criticando le grazie preventive concesse ai familiari, incluso Hunter, dopo che Trump ha minacciato di perseguire i suoi avversari politici una volta tornato alla Casa Bianca.
L’ex collaboratore della Casa Bianca sotto Obama, Tommy Vietor, ha scritto su X: «È positivo vedere che Hunter si sia preso del tempo per riflettere sull’elezione, guardarsi dentro e assumersi la responsabilità del modo in cui l’atteggiamento chiuso – direi anche arrogante – della sua famiglia ha contribuito a questo esito catastrofico».
Le attività e i precedenti di Hunter Biden
Hunter ha parlato anche delle sue attività lavorative, che avevano portato a denunce per evasione fiscale e possesso illegale di armi, poi annullate grazie alla grazia concessagli dal padre.
Ha citato il proprio lavoro nel consiglio d’amministrazione della rete ferroviaria statale Amtrak e nel Programma Alimentare Mondiale Usa-Onu.
L’intervista su Channel 5 – canale creato da Andrew Callaghan e molto popolare su YouTube – arriva a poche settimane da una serie di interviste rilasciate da Joe Biden, inclusa una al New York Times, per cercare di dimostrare che la sconfitta di Harris contro Trump non è stata colpa sua.