Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2025  luglio 22 Martedì calendario

Usa, la tintarella va di moda tra i Maga. Ma più per ideologia che per estetica

La tintarella torna di moda negli Stati Uniti, ma non solo per ragioni estetiche. Secondo l’Atlantic, Elle, Fortune e altri media che hanno intercettato e descritto il fenomeno, dietro c’è anche una presa di posizione ideologica del movimento trumpiano Maga, da sempre allergico alla “correttezza politica” o a qualunque consiglio salutista. E pazienza se i medici continuano a ripetere che esporre troppo la pelle al sole provoca il cancro, tanto anche il nuovo segretario alla Sanità Robert Kennedy è sempre abbronzato e frequenta i saloni per tenere colorita la pelle tutto l’anno.
Sdraiarsi sulla spiaggia d’estate era un rito quasi universalmente praticato, fino a qualche anno fa, a cui poi si erano aggiunti i centri di bellezza dove andare d’inverno per conservare la tintarella perenne. Il melanoma ci ha spinti a cambiare queste abitudini e ormai i medici predicano sempre a tutti di non esporsi al sole, o coprirsi di crema protettiva se proprio capita.
Il movimento conservatore che ha mandato Trump alla Casa Bianca è sempre stato refrattario a tutti questi suggerimenti, non solo per ostilità alla “correttezza politica” o scetticismo verso gli esperti in qualsiasi campo, ma anche per il rifiuto di ogni intervento capace di limitare la libertà o cambiare le abitudini consolidate, qualunque sia il motivo. Quindi boccia le politiche per la protezione dell’ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici, così come le diete che suggeriscono di limitare il consumo di carne rossa e insaccati, o le campagne contro il fumo e ora l’alcool.
La tintarella non poteva mancare dall’elenco delle gioie della vita da salvare a tutti i costi, magari proprio perché i medici avvertono che fa male, per non parlare poi di Trump che ormai sfoggia sempre un colorito arancione sulla pelle. Nel suo caso probabilmente si tratta di trucco, ma Kennedy invece è stato visto frequentare i saloni di bellezza per conservare sempre l’abbronzatura. I medici dipendenti del suo ministero avvertono che fa male, ma lui vorrebbe vietare pure i vaccini, e quindi non saranno certo le opinioni dei suoi esperti competenti a fermarlo sulla tintarella. La gente così viene lasciata sola, a scegliere fra rischiare il cancro, oppure schierarsi con la nuova tendenza prevalente tra i fedeli sostenitori dell’amministrazione.