corriere.it, 22 luglio 2025
Sinner pigliatutto: gli affari da 50 milioni del re del tennis (che vale più di Hamilton)
Dopo la vittoria di Wimbledon, Jannik Sinner è (forse) il più grande atleta italiano di sempre. E ha solo 23 anni. La differenza con i miti sportivi del passato è che Sinner ha scritto la storia in uno sport in cui gli italiani sono (quasi) sempre stati poco più che comparse. Accanto al ritorno mediatico ed economico che ciò comporta, esiste anche un fattore popolarità determinato dal personaggio Sinner: non a caso è lui ad aggiudicarsi la medaglia d’oro nella prima edizione di «Top Champion Reputation», condotta da Reputation Manager spa. Un risultato schiacciante che vede Sinner doppiare il punteggio del secondo classificato (Hamilton) in tema di interazioni sul web, sentiment, parole chiave, Seo e temi sensibili.
Le reputazione si costruisce sui siti di informazione e sui social, un patrimonio. Il risultato è che sul palcoscenico globale del marketing il tennista numero 1 al mondo è merce rara: grazie ai valori di gentilezza, sportività, misura ha un’immagine che non è stata seriamente scalfita nemmeno dall’ombra del doping. Sinner, negli anni, ha costruito un’immagine credibile, legata non solo ai risultati sportivi. Questo, da un punto di vista economico, equivale ad accordi di sponsor di più lunga durata e di rilevanza mondiale.
Sponsor e beneficenza
Infatti in questo magico 2025, che lo ha visto trionfare a Wimbledon, arrivare in finale al Roland Garros e aggiudicarsi anche l’Open d’Australia, si stima che Jannik possa incassare circa 50 milioni in un anno. Un patrimonio frutto di 13 partnership commerciali: c’è l’abbigliamento tecnico garantito da Nike, le racchette di Head, poi Gucci, Rolex, Lavazza, Fastweb, Intesa Sanpaolo, Panini, Pigna, De Cecco, La Roche-Posay, Enervit, Jannik, poi, è diventato «friend of Formula 1». Accordi che valgono 30 milioni annui: 16 dai due sponsor tecnici e 14 da tutti gli altri. Poi ci sono 20 milioni di entrate (tra cui i premi).
Cifre iperboliche a cui si aggiunge il patrimonio reputazionale: l’effetto della creazione della Jannik Sinner Foundation per sostenere i bambini di sicuro pesa nella classifica stilata da Reputation Manager. Su 160 atleti monitorati osservando social, stampa online e siti d’informazione, Jannik vince con un gran punteggio (94/100).
Tendenze: il calcio non è più il preferito dagli sponsor
Pur essendo il calcio lo sport più rappresentato (con 35 campioni), il primo testimonial in classifica è l’attaccante Paulo Dybala, simbolo della Roma, che ottiene il settimo posto. Al nono posto troviamo un esponente della categoria leggende (sportivi non in attività): il re di Roma Francesco Totti. Si scorre fino all’undicesima posizione per trovare il centravanti dell’Inter Lautaro Martínez, premiato come miglior atleta straniero dalla stampa estera e poi la tredicesima posizione di Alessandro Del Piero che presta il volto alla campagna Fifa «Keep Racism Out». Infine, al quindicesimo posto, Romelu Lukaku, protagonista del Napoli che ha vinto lo scudetto 2025. Lo sci rimane disciplina di grande fascino, al punto che ottava si piazza Federica Brignone, mattatrice della stagione: vincitrice della Coppa del mondo, oro in gigante e argento in super-G ai Mondiali di Saalbach, premi e bonus per oltre 10 milioni di euro; nonostante l’infortunio, resta figura chiave in vista di Milano-Cortina 2026.
Gli altri sport
Dietro Sinner la piazza d’onore se l’aggiudica Lewis Hamilton, icona della Formula 1 (sette volte campione del mondo) e da quest’anno pilota Ferrari con un ingaggio da 50 milioni l’anno. Nel 2024, Hamilton si è classificato come il 21esimo atleta più pagato al mondo, con un incasso netto di 69 milioni di dollari, tra stipendio e accordi con sponsor di alto profilo come Tommy Hilfiger, Monster Energy e IWC Schaffhausen. Hamilton non è solo un pilota, infatti le sue collaborazioni con personalità come Brad Pitt, Roger Federer e Jeff Bezos lo hanno portato a diversificare le sue attività: dal cinema al mondo delle bistecche vegetali e agli investimenti sostenibili, le sue attività spaziano anche su investimenti immobiliari, cibi e bevande. La tequila analcolica di Almave e il drink vitaminico co-fondato con Cindy Crawford sono solo due esempi. L’impegno sociale resta comunque al centro della sua visione, attraverso la Fondazione Mission 44, che vuole migliorare l’accesso all’educazione e al lavoro per le minoranze.
Al terzo posto del podio c’è l’altro pilota Ferrari, Charles Leclerc che con il Cavallino rampante ha un contratto da 30 milioni l’anno. Per il monegasco la lista di sponsorizzazioni è ampia a cominciare da Bugatti e dagli yacht Riva ma include anche il brand di orologi svizzeri Richard Mille, Puma, Ray-Ban, Kaspersky, Giorgio Armani ed Electronic Arts. E poi c’è anche Lec, il brand nato dal sogno di Leclerc, realizzato insieme a Federico Grom, Guido Martinetti e Nicolas Todt (figlio di Jean).