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 2025  luglio 21 Lunedì calendario

«Troppe morti misteriose nella base dell’Area 51» L’accusa dei veterani Usa

Più di 490 persone che hanno lavorato nel Nevada Test and Training Center, un sito classificato che ospita la misteriosa base Area 51, sono morte per patologie non accertate. Un gruppo di veterani dell’aeronautica militare americana ha deciso di rendere nota la loro storia e ha chiesto al Congresso di approvare leggi che consentano loro di ricevere le cure mediche finora negate a causa della segretezza dei loro compiti.
I veterani, guidati dall’ex sergente David Crete, erano quasi tutti incaricati di sorvegliare hangar nei quali si sviluppavano nuovi velivoli, e i cospirazionisti hanno subito pensato a progetti derivanti da tecnologie aliene. Area 51 è stata aperta nel 1955, ma la sua esistenza è stata confermata dalla Cia solo nel 2013, dopo che satelliti russi ne avevano fotografato gli impianti circa 100 chilometri a nord di Las Vegas. Molti ufologi pensano che custodisca dischi volanti, compreso quello che si dice sia caduto a Roswell nel 1948, e che nel segreto più assoluto si stia esaminando la loro tecnologia per replicarla. Ma forse non bisogna cercare navicelle spaziali per scoprire la ragione di così tante vittime al Nevada Training Center. Area 51 confina con la regione dello Yucca Flat, nella quale tra il 1951 e il 1992 sono stati condotti 658 test con 747 esplosioni di bombe atomiche. Altri 324 esperimenti sono stati effettuati nelle zone circostanti del Nevada. All’inizio gli ordigni nucleari esplodevano nell’atmosfera e a Las Vegas si organizzavano feste sui tetti degli alberghi per vedere i funghi atomici. Nel 1963 il presidente Kennedy firmò un trattato per limitare i test a quelli sotterranei, che sono però continuati fino al 1993.
LA DENUNCIA
David Crete ha guidato in aprile un gruppo di veterani fino a Washington, dove hanno denunciato l’entità della tragedia che il governo preferiva nascondere. Il Dipartimento che si occupa di chi lavora ad Area 51 o nelle aree vicine ha sempre rifiutato di coprire le cure mediche, perché nessuno dei malati avrebbe potuto dimostrare di essere stato impiegato in progetti classificati. Il loro lavoro è così segreto che non esistono registrazioni dei luoghi o dei compiti svolti. Crete ha detto alla Commissione per gli affari dei veterani di essere affetto da atrofia cerebrale. «Il lato sinistro del mio cervello si sta restringendo e sto morendo. Ma altri stanno peggio, io sono uno di quelli sani». La moglie del sergente ha subito tre aborti spontanei, e i figli che hanno avuto sono nati con malformazioni. Nella stessa situazione si trovano molti altri ex militari, la cui aspettativa di vita, 65 anni, è largamente inferiore alla media nazionale.
Nel 2000 il presidente Bill Clinton aveva firmato una legge che garantiva risarcimenti e assistenza medica a chi era stato contaminato da radiazioni o da altre tossine mentre lavorava per il governo, ma questi benefici non riguardano ancora chi è impiegato in attività segrete. Il riserbo mantenuto a Washington sui danni causati dalle radiazioni ha ucciso molte volte, non solo tra i militari. Quasi metà del cast di 200 persone del film «Il conquistatore», girato per tre mesi in un deserto contaminato, è morta di tumore, compresi gli attori John Wayne, Susan Hayward, Agnes Moorehead e Pedro Armendariz, e il regista Dick Powell. Forse fu solo una coincidenza, ma più probabilmente è stata la tragica conseguenza di un silenzio colpevole che ancora oggi imbarazza il Pentagono.