Il Messaggero, 21 luglio 2025
I pensionati preferiscono la Spagna. Chi ha un assegno pesante emigra
Il numero di pensionati italiani che hanno scelto di emigrare è triplicato. Una scelta di vita fatta da chi se lo può permettere. A decidere di passare la vecchiaia fuori dall’Italia è soprattutto chi gode di un assegno pesante, oltre i 5mila eu ro. Il fenomeno è in crescita: nel 2010 riguardava 10 pensionati ogni 100mila, oggi sono 33. Inoltre, è capace di adattarsi ai cambiamenti nelle politiche di accoglienza dei Paesi scelti come destinazione. Se infatti fino a qualche anno fa il Portogallo era la meta preferita approfittando dei benefici fiscali concessi da Lisbona a quanti sceglievano le sponde dell’Atlantico la stretta sui bonus adottata dalla capitale portoghese negli ultimi anni ha spinto i flussi verso la Spagna.
LE DESTINAZIONI
In realtà, la scelta spagnola aveva iniziato a prendere corpo già prima dello stop alle politiche di favore di cui i pensionati potevano beneficiare in Portogallo, destinazione prediletta soprattutto da chi partiva dal Lazio. Ad alimentare i flussi, si legge nell’ultimo rapporto Inps, contribuiscono fattori come il clima mite, la presenza di comunità italiane consolidate e l’accessibilità delle strutture sanitarie.
L’Albania è un altro Paese che sta emergendo come meta di vita per gli italiani che hanno lasciato il lavoro. Prossimità geografica e convenienza economica sono alla base delle scelte per Tirana e per altre destinazioni albanesi. Numeri «significativi» si registrano anche verso la Svizzera, la Francia e la Germania. In questo caso si tratta di Paesi storicamente legati all’emigrazione italiana, dove «probabilmente», sottolinea l’ente i pensionati si trasferiscono anche per ragioni di ricongiungimento familiare. «Nel 2023 significativi sono stati anche i flussi verso la Tunisia», spiega ancora l’Istituto nazionale di previdenza, perché è «una meta strategica per pensionati autosufficienti e autonomi». Verso il Paese del Nord Africa ci si sposta soprattutto dal Lazio, quarta regione in assoluto per pensionati che emigrano, dietro Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta e Liguria.
Complessivamente, dal 2010, il fenomeno ha riguardato 38mila italiani che, dopo aver trascorso l’intera vita lavorativa nella penisola, hanno deciso di spostare la propria residenza all’estero, andando a ingrossare le file dei quasi 229mila pensionati che vivono fuori dai confini nazionali.
I RIENTRI
L’andamento, suggerisce l’Inps, risponde alla crescente attrattività di alcuni Paesi per ragioni legate al costo della vita, alla fiscalità agevolata e alla qualità dei servizi offerti.
Di contro, resta stabile il numero di chi invece sceglie di rientrare in Italia dopo la pensione, con cifre che ogni anno oscillano tra i 400 e gli 800 pensionatii.