La Stampa, 19 luglio 2025
Meta non firmerà il codice Ue sull’Ai "Eccessivo, troppe incertezze legali"
Torna a crescere la tensione tra Meta Platforms Inc. e l’Unione europea. La società di Mark Zuckerberg, proprietaria di Facebook e Instagram, non firmerà il Codice Ue di buone pratiche per i modelli di Intelligenza artificiale per finalità generali (Gpai).
La notizia è stata diffusa ieri tramite un post Linkedin dal Chief global affairs della società Joel Kaplan, che ha puntato il dito contro il testo e i suoi intenti: «Questo Codice – ha scritto Kaplan – introduce una serie di incertezze giuridiche per gli sviluppatori di modelli, nonché misure che vanno ben oltre l’ambito di applicazione della legge sull’Ai. L’Europa sta imboccando la strada sbagliata». Il codice di condotta è stato pubblicato da Bruxelles all’inizio del mese di luglio e contiene una serie di indicazioni per aiutare le aziende ad adeguarsi alla legge dell’Ai act. La normativa interviene con prescrizioni a tutela del copyright e tenta di proteggere i creatori di contenuti dalle violazioni del diritto d’autore attraverso meccanismi di trasparenza dei modelli di intelligenza artificiale avanzata. Si tratta di un codice volontario nato con l’intento anche di prevenire agli sviluppatori eventuali accuse di violazione dell’Ai act. Molte compagnie operanti in Europa come Airbus, Bosch, Siemens e Mistral Ai hanno chiesto all’Ue di sospendere l’attuazione dei provvedimenti chiedendo un approccio normativo più morbido.
Ora Meta si aggiunge alle altre: «Condividiamo le preoccupazioni sollevate da queste aziende – scrive Kaplan – questa portata eccessiva limiterà lo sviluppo e l’implementazione di modelli di Ai in Europa e bloccherà le aziende che cercano di costruire attività su di essi». Le disposizioni entreranno in vigore dal 2 agosto e si rivolgeranno ai fornitori di modelli Gpai, come Gpt-4 di OpenAI, Gemini di Google e Grok di xAI. Secondo Thomas Regnier, portavoce della Commissione per il digitale, i fornitori di Ai che non aderiscono al codice potrebbero essere esposti a un controllo normativo più rigoroso.