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 2025  luglio 18 Venerdì calendario

Campi Flegrei, forte scossa di terremoto: paura a Napoli

Nuova forte scossa di terremoto nell’area dei Campi Flegrei. Il sisma, registrato alle 9.14 di venerdì 18 luglio, è stato avvertito nitidamente anche a Napoli e in provincia, dalla zona nord a quella est.
La magnitudo è di 4.0, con epicentro in mare a Pozzuoli nel tratto antistante via Napoli, a poca distanza dal confine con il quartiere napoletano di Bagnoli.
Il terremoto è stato particolarmente avvertito nei quartieri della zona occidentale di Napoli ma anche in centro, così come nei comuni flegrei di Pozzuoli e Bacoli. La scossa è avvenuta a una profondità di 2,5 km. Attualmente è in corso uno sciame sismico. Sono al momento circa dieci le scosse registrate.
A seguito del terremoto è stata interrotta la circolazione ferroviaria sulle linee Cumana e Circumflegrea. Lo stop è stato deciso per permettere le necessarie verifiche tecniche sulle due linee che collegano il centro di Napoli con i comuni dei Campi Flegrei. Lo rende noto Eav, azienda del trasporto pubblico della Regione Campania.
Sospesa, in via precauzionale, la circolazione ferroviaria anche nel nodo di Napoli per verifiche tecniche. Trenitalia informa che “i treni Alta Velocità, Intercity e Regionali possono registrare ritardi”.
"In conseguenza della scossa e dello sciame sismico in corso, in attuazione dei protocolli per la sicurezza, i siti del Parco sono temporaneamente chiusi al pubblico. Seguiranno aggiornamenti per la riapertura e per gli eventi in programma”. Lo si legge sulla pagina Facebook del Parco Archeologico Campi Flegrei.
Nessuna segnalazione di danni a persone o cose nei Comuni di Pozzuoli e Bacoli dopo la scossa di terremoto. Lo riferiscono all’Adnkronos sia il primo cittadino di Pozzuoli, Luigi Manzoni, che il collega di Bacoli, Josi della Ragione.
Molte le chiamate ai vigili del fuoco da parte della popolazione partenopea. Al momento non vengono segnalati problemi. I pompieri stanno effettuando una verifica su un edificio situato nella zona dei Campi Flegrei.
Non sono segnalati danni a Napoli. Lo riferisce Edoardo Cosenza, assessore alle Infrastrutture, mobilità e Protezione civile del Comune di Napoli, spiegando che “proseguono sopralluoghi specifici in edifici pubblici, ma non ci aspettiamo niente di serio”. Il terremoto, ha proseguito, è avvenuto “nell’ambito di una faglia a mare fra Pozzuoli e Napoli. Come già accaduto questa faglia genera terremoti che si sentono molto a Napoli”. Le accelerazioni sono “pari a metà o poco più di quelle del terremoto del 13 marzo. E quindi stessa proporzione delle azioni sulle costruzioni. Solite forme dello spettro di risposta, con amplificazioni solo per periodi piccoli”.
La paura
"Terremoto fortissimo. Tremava tutto. Ho chiamato uno dei miei figli che abita a Capodimonte e mi ha detto che anche lì è stata avvertita molto forte”, ha raccontato a ilgiornale.it Rosaria, residente a Bagnoli.
Raffaele, che abita nella zona di Mergellina a Napoli, ha spiegato: “Terremoto forte, molto forte. Come percezione mi è sembrato che il terremoto abbia avuto una magnitudo più alta. A casa ha tremato tutto. Il cane, che di solito è tranquillo, ha abbaiato forte”.
"Sisma forte. In quel momento ero in chiesa"- ha raccontato Patrizia-. “I banchi sono andati per aria. Le altre persone sono rimaste in chiesa. Io sono uscita di corsa fuori. Ho chiamato subito a casa per sapere se era tutto ok. Oggi ho avuto paura”.
La spiegazione di Mauro Di Vito (direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv)
Il terremoto di magnitudo 4.0"è stato avvertito anche a distanze significative dal vulcano, ad esempio anche nell’area vesuviana, ma dalle prime informazioni non ci sono state segnalazioni di danni”. È quanto ha riferito Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Ingv. Il terremoto, ha spiegato Di Vito, “è stato localizzato in un’area compresa tra Pozzuoli e Napoli, lungo la costa, a 2,5 km di profondità, e avviene durante un periodo in cui il sollevamento continua con le stesse caratteristiche, cioè concentrato nell’area di massimo sollevamento del Rione Terra. Anche la deformazione del suolo prosegue con la stessa velocità, cioè di 1,5 centimetri al mese al Rione Terra”.
Lo stesso Di Vito ha inoltre spiegato che la mappa di accelerazione al suolo “è coerente con la localizzazione, cioè con una massima accelerazione nell’area compresa tra Dazio e La Pietra ma con una rapidissima attenuazione verso la periferia, quindi già in area Bagnoli è molto più bassa, così come nell’area di Pozzuoli”.