repubblica.it, 15 luglio 2025
Villa Pamphili, Kaufman non risponde al gip: l’americano in silenzio durante l’interrogatori
Neanche una parola. Charles Francis Kaufman – o come preferisce essere chiamato, Rexal Ford – si è trincerato dietro la facoltà di non rispondere in occasione dell’interrogatorio di garanzia avvenuto nel carcere di Rebibbia davanti al giudice per le indagini preliminari.
L’americano, accusato del duplice omicidio di Villa Pamphili, non si è neanche lasciato andare alle sue solite esternazioni: “Italiani mafiosi”. Dopo il suo arresto in Grecia, avvenuto lo scorso 12 giugno, i magistrati ellenici lo avevano ascoltato nelle stanze del tribunale di Larissa. “Sono innocente”, aveva detto prima di tacere. Anche per questo motivo Kaufman era stato estradato in Italia.
A Roma è arrivato venerdì scorso, scortato dalla polizia italiana. Un volo turbolento, visto che l’americano ha dato in escandescenze urlando di essere stato picchiato dalla polizia greca e dai colleghi italiani. Dopo qualche visita al policlinico di Tor Vergata, è stato accompagnato nel carcere di Rebibbia, dove oggi è stato interrogato.
Nessuna parola sulla morte della compagna, Anastasia Trofimova, e della figlia, Andromeda Ford, di 11 mesi. Secondo il pm Antonio Verdi e il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, Kaufman ha ucciso entrambe, nascondendo i corpi tra la vegetazione del parco romano. Le indagini adesso faranno il loro corso. Restano da chiarire ancora le cause della morte della 28enne russa. Poi si arriverà in aula: chissà se a quel punto Kaufman proverà a dare la sua versione dei fatti, a spiegare come sono maturati due delitti così atroci.