lastampa.it, 14 luglio 2025
Irlanda, l’orrore di Tuam: 796 neonati sepolti dalle suore nelle fosse comuni. Al via gli scavi
I loro nomi erano Kathleen, Mary o Joseph: inizieranno oggi le prime esumazioni dei 796 bambini sepolti senza tomba tra il 1925 e il 1961 in una casa religiosa in Irlanda. Un’escavatrice raschierà la terra dell’ex fossa settica della casa di Santa Maria delle Suore di Bon Secours a Tuam, nell’ovest del Paese. L’operazione mira a recuperare tutti i resti umani, e tentare di identificarli, restituirli alle loro famiglie e poi seppellirli dignitosamente.
Le dimensioni (5.000 metri quadrati), la sua posizione, la filtrazione dell’acqua e il miscuglio di resti, oltre alla vicinanza di altri resti risalenti al periodo della carestia e delle case di lavoro del XIX secolo, rendono i lavori estremamente complessi. Ad oggi sono stati raccolti campioni di DNA da circa 30 parenti, un processo che verrà ampliato nei prossimi mesi al fine di raccogliere quante più prove genetiche possibili. L’operazione, che vede la partecipazione di esperti provenienti da Colombia, Spagna, Regno Unito, Canada e Stati Uniti, dovrebbe durare due anni e riporta alla luce l’operato della St Mary’s, una cosiddetta casa di accoglienza per madri e bambini dove giovani donne e ragazze venivano mandate a partorire figli concepiti fuori dal matrimonio. I neonati che morirono vennero sepolti in una fossa comune anonima e in disuso.
Gli scavi segnano una nuova fase nella presa di coscienza dell’Irlanda nei confronti degli abusi e della negligenza nei confronti dei minori nelle istituzioni religiose e statali. Non esistevano registri di sepoltura e i decessi furono ignorati fino a un decennio fa, quando Catherine Corless, una storica locale, scoprì i certificati di morte di 796 neonati. Ciò portò a una commissione giudiziaria, alle scuse dello Stato e alla promessa di effettuare scavi nel sito. Le suore del Bon Secours gestivano la loro istituzione con l’approvazione dello Stato irlandese, che ignorava le privazioni, la misoginia e gli alti tassi di mortalità infantile. La casa di cura Tuam fu rasa al suolo nel 1972 e adibita a un complesso residenziale. La fossa settica è rimasta intatta.
Livelli “allarmanti” di mortalità infantile
Una commissione nazionale d’inchiesta sugli abusi inflitti in queste case evidenzia livelli “allarmanti” di mortalità infantile in queste istituzioni, dove sono morti 9.000 bambini. Ha anche scoperto che 56.000 donne single e 57.000 bambini sono passati attraverso 18 di queste famiglie tra il 1922 e il 1998. All’epoca, le donne rimaste incinte fuori dal matrimonio venivano rinchiuse in queste case, dove una volta partorito venivano separate dai loro figli, spesso dati in adozione. «A questi bambini è stato negato qualsiasi diritto umano durante la loro vita, così come alle loro madri, e sono stati privati della dignità e del rispetto nella morte», ha detto Anna Corrigan, sorella di due neonati che potrebbero essere stati sepolti a Tuam.