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 2025  luglio 13 Domenica calendario

Risiko nello streaming

Apple Tv acquisisce i diritti della Formula 1, Warner Bros.Discovery investe nello streaming per lo Sport e separa le divisioni negli Usa: le piattaforme streaming stanno cambiando strategia e c’è qualcosa che si respira da lontano: il risiko.
Secondo fonti di Business Insider, la Casa legata a Cupertino ha presentato un’offerta da almeno 150 milioni di dollari all’anno per trasmettere negli Stati Uniti le gare di Formula 1 dal 2026. A ispirare la trattativa è stato il successo di “F1: The Movie”, il film con Brad Pitt protagonista che ha registrato 300 milioni di dollari di incassi in tutto il mondo in due settimane di proiezione in sala.
I numeri raccontano di un successo inedito per una piattaforma che porta un prodotto nelle sale cinematografiche. Le mosse lasciano intravedere la voglia di battere il ferro finché è caldo e – forse – di approfittare del momento per riempire dei buchi. «Si compra lo Sport perché è lo streaming sicuro – spiega Francesco Siliato, docente di Teoria e tecniche dei nuovi media al Politecnico di Milano –. Un tempo si chiamava “killer application”, una risorsa forte, in grado di colmare delle perdite». Di perdite per il servizio streaming negli Usa si parlava finora per Apple, in rosso di un miliardo di dollari all’anno secondo le informazioni diffuse da The Information lo scorso marzo. «Attraverso le corse sportive Apple potrà portare gli utenti sulla piattaforma per seguire anche contenuti generalisti, lo streaming vive un momento di transizione e Apple non sarà l’unica ad agire in questa direzione».
Lo scossone nel settore era già arrivato circa un mese fa dalla stessa parte dell’Oceano. A giugno il gruppo Warner Bros.Discovery – che possiede tra le altre cose Cnn e Discovery Channel – ha annunciato la separazione delle due anime della sua società dividendo lo streaming dalla televisione. Il piano prevede che la maggior parte del debito aziendale, pari a circa 37 miliardi di dollari, rimanga legato alle reti via cavo. Questo significa che la nuova società dedicata allo streaming partirà con una situazione finanziaria più leggera, potendo competere meglio con i rivali del settore e attirare investimenti migliori.
Oltre al canale Nove, in Italia Warner Bros.Discovery gestisce i diritti di Eurosport. Signifca che ha in esclusiva tre settori principali. Il Tennis, con gli Australian Open al 2031, il Roland Garros fino al 2030, la Laver Cup. Poi, il ciclismo, con la Vuelta di Spagna, il Giro delle Fiandre, l’Amstel Gold Race. Le Olimpiadi, fino al 2034. Stando alle indiscrezioni diffuse sui media italiani, proprio i cinque cerchi sono stati alla base della rottura della società con Sky.
Eurosport infatti non ha rinnovato il contratto di distribuzione in scadenza a giugno. Oggi trasmette su Dazn, TimVision e Prime Video Channels e a breve lancerà la sua piattaforma di streaming, Hbo Max.
Tutti buchi che dovrà riempire Sky, da cui nelle prossime settimane, a rigor di logica, arriveranno nuovi accordi. In Italia, Sky ha puntato sul coinvolgimento dell’informazione, ricavando anche per SkyTg24 il suo spazio su canale 8 e nello streaming. Il dubbio di fondo è se sia la strategia giusta. «Quando è nato – dice Siliato – si pensava che lo streaming fosse una rivoluzione anche per la tv. Invece si è rivelato un canale come gli altri. C’è un lento scivolamento dei pubblici e la crescita di tutte queste piattaforme è inferiore alle attese». Nelle prossime settimane usciranno i conti delle principali società di media. Tra ricavi e abbonati, lì si vedrà quali mosse hanno premiato finora.