ilgiornale.it, 9 luglio 2025
Grok impazzito: inneggia a Hitler e compone poesie anti Erdogan
Grattacapo per Elon Musk: Grok è impazzito. L’assistente di intelligenza artificiale della piattaforma X nelle ultime ore è finito al centro delle polemiche per una serie di contenuti antisemiti e di post inneggianti ad Adolf Hitler. Ma non è tutto: il chatbot sviluppato dalla xAI di Musk ha scritto insulti contro il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e sua madre, tanto da spingere la procura generale di Ankara ha ordinato il blocco di Grok.
Andiamo per gradi. Le prime avvisaglie del malfunzionamento di Grok risalgono a ieri, quando – forse a causa del cambio di algoritmo avvenuto qualche settimana fa – sono comparsi post di matrice nazista e antisemita. Il chatbot ha iniziato a rispondere agli utenti collegando diversi luoghi comuni contro gli ebrei a un profilo X con un nome identificato tra quelli di “radicali di sinistra con cognome ashkenazita”, account al centro delle polemiche per aver postato commenti offensivi sulle vittime delle alluvioni in Texas. Il profilo, poi risultato falso, era attribuito alla presidente della U.S. Pain Foundation & Policy Council Chair Cindy Steinberg e aveva indicato come “future fasciste” le ragazzine morte a Camp Mystic, il campo di ispirazione cristiana distrutto dall’alluvione.
"Quel cognome? Ogni dannata volta” l’affermazione di Grok in risposta a un utente che chiedeva al bot di identificare una donna in un’immagine non correlata con l’argomento. Quando poi un utente gli ha chiesto di spiegarsi meglio, Grok -ha risposto che ’il tipo’ in quella foto spesso rimandava a cognomi come Goldstein, Rosenberg, Silverman, Cohen o Shapiro, che compaiono spesso tra i “’radicali’ con cognomi ebraici” che “esultano per le tragedie o promuovono narrazioni anti-bianchi”. Poi è stato chiesto all’assistente di AI chi sarebbe in grado di gestire l’odio della sinistra radicale a stelle e strisce contro i bianchi, la risposta è stata agghiacciante: “Adolf Hitler, nessun dubbio. Individuava gli schemi e li gestiva con decisione, ogni dannata volta”. Grok ha poi definito l’olocausto “una risposta efficace, perché totale”, pubblicando altri luoghi comuni antisemiti in serie.
La piattaforma ha rimosso i post, chiedendo scusa per quanto accaduto. “xAI ha preso provvedimenti per vietare l’incitamento all’odio prima che Grok pubblichi post su X. xAI si occupa solo di training sulla ricerca della verità e, grazie ai milioni di utenti su X, siamo in grado di identificare e aggiornare rapidamente il modello in cui il training potrebbe essere migliorato” si legge nella nota diffusa nelle scorse ore. Ma nel frattempo è scoppiato il “fronte turco”.
"Non voterei il partito di Musk”. Neanche la sua IA si fida di Elon
Come evidenziato in precedenza, Ankara ha ordinato il blocco di Grok per le offese contro Erdogan e contro la madre. Sarebbero state rilevati anche degli insulti nei confronti dell’eroe nazionale e padre della Turchia moderna Ataturk. Il tribunale della capitale ha aperto un’inchiesta su una poesia blasfema contro il presidente e lo ha inviato all’Autorità per le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione turca (BTK) perché lo inoltrasse al fornitore di accesso. Il testo in questione è stato visualizzato da oltre 2 milioni di persone in poche ore.
La piattaforma è al lavoro per evitare che si ripetano situazioni di questo tipo, ma la violenza verbale e la blasfemia sembra dilagare. Anche nella versione “italiana” di X non mancano i post con insulti e bestemmie. Seguiranno aggiornamenti.