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 2025  luglio 09 Mercoledì calendario

Il telefono in carcere e l’evasione pianificata: i sospetti sul condannato per Corinaldo

È sempre più avvolto dal mistero il caso di Andrea Cavallari, condannato in via definitiva per la strage di Corinaldo e ufficialmente evaso dal carcere della Dozza di Bologna dopo aver avuto l’autorizzazione a uscire per discutere la tesi. Sarebbe dovuto rientrare in cella alle 18 ma subito dopo la laurea ha fatto perdere le sue tracce. Da quasi una settimana è ricercato tra Modena e Bologna ma ora le ricerche si estendono anche al resto d’Italia e all’estero. Gli inquirenti sospettano che possa aver superato in confine in direzione dell’Est Europa. La Procura di Bologna ha aperto un fascicolo per favoreggiamento e sul tavolo c’è anche l’ipotesi che Cavallari possa aver comunicato dal carcere con qualcuno all’esterno.
La laurea, la fidanzata, l’assenza di scorta: così è evaso uno degli autori della strage di Corinaldo
Gli investigatori stanno scandagliando tutti i contatti del 26enne, sia quelli costruiti all’interno del carcere che quelli esistenti all’esterno. Secondo la procura non ci sarebbero dubbi che Cavallari abbia avuto aiuto per l’evasione, ora l’indagine deve capire chi può averlo fiancheggiato. Il fascicolo per favoreggiamento è contro ignoti ma è probabile che gli investigatori abbiano già idea di chi possa essere coinvolto: in questa fase vengono passate al setaccio tutte le sue conoscenze, sia in ambito familiare che amicale, si studiano i legami e la sua rete perché potrebbe dare indicazioni su dove possa essersi attualmente nascosto. Sembra essere sempre più concreta anche l’ipotesi che Cavallari possa aver avuto in uso uno o più telefoni cellulari in carcere per mantenere i rapporti con l’esterno.
Al centro delle ipotesi c’è anche il recente trasferimento di sezione di Cavallari, che dalla 1G, considerata più tranquilla, pare sia stato spostato alla 2G, dove sono ristretti i condannati più problematici, in carcere per crimini gravi. Non è escluso che proprio in questa sezione abbia incontrato soggetti che possano averlo consigliato ma anche fornito appoggio e strumenti per concretizzare l’evasione.
Di sicuro non è coinvolta la ragazza con la quale era fidanzata ai tempi della strage: si pensava che potesse averla incontrata dopo la discussione ma lei ha interrotto ogni rapporto con lui e non hanno più contatti. Gli agenti l’hanno rintracciata regolarmente sul suo posto di lavoro. Ora le attenzioni si concentrano su un amico di Cavallari, che pare gli abbia dato un passaggio al termine del pranzo in ristorante con i parenti.