corriere.it, 8 luglio 2025
Papa Leone firma la carta Pokemon di Popplio: il post cancellato, le polemiche e le immagini che diventano virali
Il nome di Papa Leone XIV è diventato inaspettatamente di tendenza nel mondo Pokémon e tra i fan del brand. È diventata virale la notizia secondo cui un giovane appassionato della serie avrebbe chiesto al pontefice di firmargli una carta collezionabile di Popplio, creatura acquatica della settima generazione. Ma il vero colpo di genio sta nella scelta del Pokémon: Popplio non è stato selezionato a caso. Papa Leone XIV è il primo pontefice di origini statunitensi e il suo nome, in inglese, si pronuncia «Pope Leo». Una pronuncia che, complici le sonorità anglofone (la prima “e” muta e la seconda più simile a una “i”) rende «Pope Leo» sorprendentemente simile a Popplio. Inutile dire che l’assonanza ha fatto impazzire il web che ora si domanda quanto varrà quella carta.
Il post
C’è però qualche dubbio sulla veridicità dell’episodio. Tutto è iniziato con un post pubblicato su X, il social network di Elon Musk, dall’utente @ItsMeKingTheo. Nel messaggio, scritto tutto in maiuscolo e con toni molto entusiastici, si leggeva: «IL MIO AMICO HA FATTO FIRMARE LA SUA CARTA POKÉMON POPPLIO DA PAPA LEO». Il contenuto online includeva tre immagini: una carta standard di Popplio, una foto che mostrava un uomo inginocchiato davanti al pontefice e una terza immagine con la stessa carta firmata. Il post è diventato virale in poche ore.
Le critiche
Dopo i primi commenti stupiti, sono arrivate però le prime critiche da parte di X Farcai, una streamer danese. «Questo tizio ha rubato le foto del Popplio del mio amico – ha scritto – Non so chi sia l’uomo nella seconda foto, ma non è il mio amico». E aggiunge: «Il proprietario della carta è un capolega della mia città ed è un mio caro amico». Di fronte a queste accuse, @ItsMeKingTheo ha cancellato immediatamente il post.
La vicenda però non si è chiusa qui. Lo stesso utente ha ritwittato un altro account che rilanciava un ulteriore post, questa volta firmato da un utente di Reddit chiamato @ReptileCake, che, secondo la sua versione, sarebbe il vero proprietario della carta firmata. Va detto però che tutta la storia resta ancora piuttosto confusa. Nel suo post, @ReptileCake spiega che il tweet iniziale è stato rimosso perché il ragazzo inginocchiato nella foto non era lui. Poi racconta l’incontro con il Papa: «Ero in pellegrinaggio giovanile per l’anno giubilare – scrive —. Durante il viaggio, abbiamo attivato qualche contatto per essere invitati all’udienza. È stato tutto piuttosto semplice: ci hanno fatto passare i controlli di sicurezza e poi accomodare. Il Papa è arrivato con naturalezza, ha tenuto un bellissimo discorso sulla speranza, e poi ha invitato tutti a salire per un breve incontro, durante il quale si potevano far benedire oggetti o consegnare regali». Prosegue: «Io sono salito, gli ho dato una carta Reverse Holo di Popplio e gli ho chiesto se poteva firmarmene una copia. Lui ha accettato ridendo. Stare con lui trasmetteva davvero una bella sensazione».
I precedenti
Pur restando la notizia piuttosto nebulosa, il fatto in sé ci ricorda che anche una carta comune come Popplio – che non è certo una rara – può acquisire un valore inestimabile se porta la firma di una personalità di rilievo, come in questo caso. Non è la prima volta che accadono situazioni simili: per esempio, una carta di Charizard firmata da Sarah Natochenny, la doppiatrice americana di Ash, è stata valutata intorno ai 20.000 dollari. O ancora, il caso della rarissima Ishihara GX Promo, autografata dal presidente di The Pokémon Company. Insomma, nel mercato del collezionismo, la firma giusta può moltiplicare il valore di una carta, trasformandola da semplice pezzo da collezione a vero e proprio tesoro.