corriere.it, 7 luglio 2025
Esplodono i consumi di mango in un’Italia tropicale
Il frutto dell’estate è il mango. Secondo i dati più aggiornati della grande distribuzione, che hanno stupito anche gli specialisti, i consumi sono letteralmente esplosi. Rispetto all’anno scorso le vendite sono cresciute in quantità del 116 per cento e, a valore, dell’81,2 per cento. A dimostrazione, ovviamente, delle qualità del frutto esotico – ricco di vitamine, fibre, minerali, antiossidanti – e a testimonianza di quanto stiano cambiando i gusti dei consumatori.
L’altro protagonista delle tavole estive, che registra un boom di vendite, è l’avocado. Ma non c’è dell’altro. C’è la constatazione, amara, degli effetti del cambiamento climatico che molti, in numero crescente, addirittura negano. Le fioriture precoci e la siccità hanno indebolito molto le produzioni nazionali di ciliegie (specialmente in Puglia), di pesche e albicocche, in particolare in Emilia e Romagna. E infatti i dati di vendita sono negativi – anche per superiori variazioni di prezzo – con l’eccezione delle mele che sembrano tenere. Insomma, siamo più tropicali nei consumi e anche nelle produzioni.
Quella italiana di mango era pari a 10 ettari nel 2004 oggi arriva a 1.200 tra Calabria, Sicilia e Pugliamo. Crescono anche le coltivazioni di avocado. Le aziende agricole si mostrano resilienti e reattive. E noi proviamo un’inguaribile nostalgia di quando, nelle trattorie italiane, il menu era molto più semplice di oggi. E finiva con la frutta di stagione. La nostra.