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 2025  luglio 07 Lunedì calendario

Perché gli italiani non sono obesi quanto gli americani? La spiegazione (di una giornalista americana)

«Ho avuto la grande fortuna di trascorrere l’intero mese di maggio in Italia. E se avete sentito i resoconti di persone che vanno lì in vacanza, mangiano in lungo e in largo per il Paese e tornano miracolosamente a casa con qualche chilo in meno, sono qui per dirvi che non sempre va così» esordisce Tamar Haspel nel suo editoriale sul Washington Post.
Cerchiamo di sintetizzare le sue osservazioni, partendo dalla domanda che si pone all’inizio: com’è possibile che gli italiani siano meno obesi degli americani se quando si gira per il Bel Paese si vede che mangiano biscotti a colazione, magari pasta o risotto e a pranza e/o cena e magari pure antipasti e secondo? Per non parlare di pizze, focacce e gelati. Detto che Haspel premette che non si basa su studi scientifici ma solo su sue osservazioni le ragioni che si è data sono «in sintesi» essenzialmente le seguenti.
Gli italiani mangiano più pesce degli americani;
Bevono in generale parecchio meno alcolici;
Mangiano molta meno carne;
Consumano un po’ meno zuccheri aggiunti;
Bevono meno bibite gassate.
Poi è vero che mangiano probabilmente più pasta però entrano in gioco altre considerazioni: una è la dimensione delle porzioni e gli spuntini. Negli Usa, sottolinea la giornalista, la dimensione delle porzioni è probabilmente capace di spiegare il maggior numero di calorie consumate mentre le porzioni italiane le sono sembrate molto più moderate.
Un’altra sono gli spuntini: mangiare fra i pasti è meno comune in Italia che non negli Usa (tranne il gelato).
Un altro aspetto notato da Haspel è che i negozi non di alimentari hanno meno espositori di caramelle e snack alle casse.
«Comunque sia, non c’è dubbio che il cibo, e il modo di mangiarlo, sia centrale per il senso di italianità di molti italiani. E una cucina che faccia parte di un’identità nazionale è qualcosa che l’America non ha» conclude la Haspel. «Ma le differenze più grandi sono nel dove, nel quando, nel come e nel quanto si mangia».