repubblica.it, 7 luglio 2025
Il servizio di ambulanze di Ibiza rischia il collasso per colpa delle discoteche
Il servizio di ambulanze di Ibiza rischia il collasso. A denunciarlo è il presidente del sindacato locale dei servizi sanitari, José Manuel Maroto che, alla testata spagnola elDiario.es, spiega anche come il sovraccarico di lavoro sia legato alle chiamate che arrivano dalle grandi e numerose discoteche presenti sull’isola della movida spagnola, che mettono in difficoltà il sistema sanitario pubblico già precario da anni che opera oltre le proprie capacità e di frequente ha a disposizione veicoli scarsamente mantenuti.
Secondo i dati del sindacato, infatti, oltre un terzo delle telefonate d’emergenza arrivano dai club. E sono in gran parte legate all’abuso di droga. “È inconcepibile che aziende con un fatturato di milioni di euro all’anno non possano fornire questo servizio che sta saturando i servizi di emergenza a spese della popolazione locale”, dice ancora Maroto che poi spiega come le discoteche siano obbligate a assumere infermieri e altro personale sanitario. Ma non le ambulanze, il cui costo così resta a carico del pubblico. Rendendo così peggiore il servizio sanitario per i 161 mila residenti dell’isola a causa delle richieste di 3,6 milioni di visitatori che ogni anno arrivano a Ibiza.
Secondo il sindacalista, solo una delle grandi discoteche dell’isola, il DC-10, utilizza un servizio privato di ambulanze. Sebbene siano decine quelli che animano la scena dance di Ibiza rendendola, fin dagli anni Ottanta, quando i primi club, come l’Amnesia e il Pacha, hanno aperto le porte, uno dei luoghi cult della scena dance contemporanea. Ma rendendo anche la droga una parte importante del business che i turisti alimentano sull’isola.
Come racconta ancora Maroto, fornire assistenza a pazienti che hanno abusato di droghe, è difficile: “Spesso dobbiamo immobilizzare i pazienti perché le loro condizioni sono complesse. Ci troviamo, ad esempio, con sempre più frequenza a sopportare aggressioni o affrontare altri tipi di situazioni estremamente pericolose visto che il numero di turisti è in aumento”.
Così, a causa della saturazione del servizio di ambulanze – si legge sempre sul elDiario.es – le altre emergenze sull’isola subiscono ritardi, il che può comportare anche il mettere a rischio la vita delle persone come conseguenza della mancanza di una risposta rapida alla chiamata d’emergenza o il peggioramento delle loro condizioni. Situazioni che causano anche frustrazione tra i pazienti che aspettano. Che spesso sfogano la loro rabbia sul personale sanitario.