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 2025  luglio 07 Lunedì calendario

Addio a von der Leyen, ora Belloni lascia l’incarico a Bruxelles

Elisabetta Belloni si prepara a tornare in Italia. L’ambasciatrice, già a capo del Dis e attualmente consigliera diplomatica di Ursula von der Leyen, apprende Repubblica, ha comunicato alla Presidente della Commissione europea l’intenzione di lasciare a settembre il suo incarico. Era stato questo giornale a rivelare a gennaio la scelta dell’ambasciatrice di andare a lavorare al fianco della politica tedesca, dimettendosi improvvisamente dalla guida dei servizi italiani. Adesso la nuova svolta, in direzione opposta.
A informare von der Leyen della decisione è stata direttamente Belloni, motivandola con ragioni personali. Lo ha fatto prima durante un faccia a faccia, riferiscono fonti concordanti europee, poi annunciando ad Ursula una lettera in cui si ufficializza la fine dell’esperienza. Con gli amici, d’altra parte, avrebbe sempre sostenuto di voler restare in carica soltanto per pochi mesi.

La notizia non è stata accolta con favore da Ursula, anzi: contrariata, la presidente della Commissione avrebbe provato a convincere la diplomatica a desistere dal proprio intento. Al momento, senza esito. Belloni lavorerà però fino all’ultimo, soprattutto per portare a termine le due importanti missioni dei vertici dell’Unione europea in Cina e Giappone. Nel suo futuro non sembra esserci, almeno per il momento, un nuovo incarico. L’ex capo del Dis tornerà in Italia, nella sua casa in campagna nell’aretino.
Era stata chiamata da von der Leyen come consigliera diplomatica soltanto pochi mesi fa, a fine gennaio, al termine di settimane di incertezza che avevano scosso il governo e l’intelligence italiana. Come riportato da Repubblica il 6 gennaio scorso, l’ambasciatrice aveva comunicato a Meloni – tre giorni prima del Natale 2024 – l’intenzione di dimettersi anzitempo dalla guida del Dis. Il giorno successivo, il 23 dicembre, aveva consegnato una missiva in cui veniva ribadita la decisione irrevocabile, poi ufficializzata il 15 gennaio 2025. Il rapporto con Giorgia Meloni, d’altra parte, si era progressivamente raffreddato, a partire dal G7 italiano ospitato nel giugno 2024 a Borgo Egnazia (l’ambasciatrice era in quel momento anche sherpa italiana del summit). Accanto a von der Leyen, Belloni resterà sette mesi. Durante i quali non sono mancati, si apprende, momenti di frizione con il capo di gabinetto di Ursula. Soltanto due settimane fa, l’ambasciatrice è apparsa a Roma assieme a von der Leyen e alla presidente del Consiglio, in occasione di un vertice sul Piano Mattei. Nel frattempo, come detto, la politica tedesca ha provato a trattenere Belloni, per ora senza risultati.
Il passo indietro arriva in un momento delicato per la presidente della Commissione. Non solo perché bersaglio di una mozione di sfiducia all’Europarlamento, in calendario per il 10 luglio. Ma soprattutto, perché in questa fase le principali capitali – Berlino, Parigi e anche Roma – non sono del tutto soddisfatte dell’operato di Ursula e premono per modificarne la linea su alcuni dossier strategici. E non è un mistero, d’altra parte, che Belloni si muova da anni costruendo un curriculum da riserva della Repubblica che l’ha portata nel 2022 tra i papabili per il Quirinale. Un percorso segnato da alcune accelerazioni importanti, nel corso degli anni: la guida dell’unità di crisi della Farnesina, l’incarico di segretario generale del ministero degli Esteri (scelta da Paolo Gentiloni), quindi la direzione del Dis – su indicazione di Mario Draghi e poi di Giorgia Meloni – infine sherpa del G7 per l’attuale presidente del Consiglio. L’ultimo miglio a Bruxelles, al fianco di von der Leyen. Adesso la nuova svolta. E il ritorno in patria.