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 2025  luglio 07 Lunedì calendario

Parà a Trevignano: “Co’ questi come potemo vince la guerra?”

“Ahò, ma co’ questi potemo mai vince la guerra?”, starnazza ad alta voce, ridendo, un uomo sulla cinquantina, canotta, pantaloncini e ciabatte d’ordinanza, rivolgendosi agli amici seduti al bar della piazza principale. Da giorni non si parla d’altro a Trevignano Romano, borgo-gioiello in riva al Lago di Bracciano composto da poco meno di 6 mila anime. E ce ne voleva per soppiantare l’argomento principe degli ultimi anni, la madonnina fake sponsorizzata dalla sedicente veggente locale Gisella Cardia accusata di aver messo il suo sangue sotto gli occhi della presunta Vergine piangente. Invece ora un piccolo miracolo c’è stato davvero: nessuno si è fatto (molto) male. E non era scontato. Già, perché nonostante le reiterate ironie di mezzo paese, a vedersela brutta sono stati sei paracadutisti della Folgore, la prestigiosa ed “eroica” unità dell’Esercito Italiano.
Giovedì 3 luglio, durante un’esercitazione, i militari si sono infatti lanciati da un elicottero partito dal vicino eliporto militare di Bracciano, ma invece di centrare il loro bersaglio e finire nel lago (non esattamente una pozzanghera, con i suoi “appena” 9 km di diametro), sono atterrati nel centro abitato, tra lo stupore dei presenti.
Così la festa-esibizione per i 12 anni della ricostituzione del 185° reggimento artiglieria si è trasformata in uno spettacolo tragicomico. Uno dei militari è infatti atterrato su una strada in mezzo al traffico. Un altro, il più “fortunato”, in un pratone nei pressi della boscaglia. Un altro ancora è rimasto impigliato con il paracadute nei rami di un pino e ci sono volute alcune ore e l’intervento dei vigili del fuoco per tirarlo giù. Il più sventurato, invece, è atterrato sul tetto – in parte danneggiandolo – di un centro estetico, col paracadute incastrato nel camino e lui finito a terra, nel cortile del palazzo, soccorso dalle spaventatissime ragazze del salone di bellezza e da alcuni vicini che hanno chiamato l’ambulanza.
Per fortuna, come detto, nessuno si è fatto troppo male: i parà, fra i 35 e i 50 anni, dopo le cure mediche sono stati mandati a casa. “Solo qualche ammaccatura”, rassicurano fonti dell’Esercito. Fra l’altro, siccome sarebbero dovuti finire in acqua, i sei militari erano pure scalzi. Altra beffa.
Ma come è potuto accadere? Uno dei residenti ci mostra un video che gira sulle chat e sui profili Facebook: si vedono decine di persone in spiaggia osservare queste sei piccole mongolfiere allontanarsi in direzione del paese. “Ahò ma ‘ndo vanno?”. “No, nun ce posso crede!”, i commenti più gentili. L’Esercito sta cercando ancora di capire le cause dell’errore. Difficile si tratti di un cambio improvviso della direzione del vento, visto che parliamo di militari tutti esperti. “Purtroppo un errore può accadere, ci si esercita apposta per queste cose”, commentano le fonti interne.
Eh sì, perché oltre all’ironia a Trevignano Romano si percepisce tanto imbarazzo. L’evento era patrocinato, come tutti gli anni, dal Comune. Per tutta la giornata di giovedì ci sono state chiusure al traffico e deviazioni, fra il malcontento generale. Decine di soldati erano arrivati di buon mattino per allestire una sorta di cittadella militare: tende da campo, depositi di materiale per l’esercitazione, apparecchiature. I parà, una volta atterrati sul lago, sarebbero stati recuperati dalle motonavi per essere portati a riva. Qui erano previste altre attività che, ovviamente, dopo la défaillance sono state tutte annullate. Insomma, il lancio era solo il primo step dell’esibizione. “Non ho mai visto niente di simile”, racconta, anche lui divertito, Carlo Patrizi, avvocato di registi del calibro di Fellini e Tornatore, che come tanti romani ha scelto Trevignano per le sue “vacanze” lontano dalla city: “Per tutto il giorno c’è stato un dispiegamento di forze, sembrava dovessimo entrare in guerra. E invece i residenti si sono trovati di fronte una scena degna del film Vogliamo i colonnelli”. Tra l’altro, proprio nel capolavoro satirico di Mario Monicelli, un paracadutista atterrava in un pollaio a Maccarese, non lontano da qui. Non aiuta nemmeno la congiuntura internazionale. “Se ci invade Putin o ci bombarda l’Iran, questi si fanno trovare in Vietnam”, scherza una signora al mercato. Mentre un assessore, con la promessa dell’anonimato, ci regala una battuta: “La prossima volta dico al sindaco di evacuare il paese.
L’evento, con tanto di locandina sui profili social del Comune, era stato pubblicizzato ampiamente nei giorni precedenti. Eppure, nonostante il clamore e l’arrivo sul posto di carabinieri, vigili del fuoco e polizia locale, la notizia non ha avuto alcuno spazio sui media locali. L’unico ad aver raccontato una parte della vicenda è un blog antimilitarista, che ha anche pubblicato alcune immagini girate su whatsapp. Nei comuni del distretto (Bracciano, Anguillara, Trevignano, Manziana e Canale Monterano) infatti, da anni la presenza dei militari è importante, a tratti ingombrante. Oltre alla Folgore, infatti, ci sono una sede dell’Aeronautica Militare – con annesso museo – e la Scuola di Fanteria dell’Esercito. Così alla fine ci si scherza su: “Finché non sono bombe andiamo sempre bene”.