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 2025  luglio 07 Lunedì calendario

Van der Poel, sprint e maglia Rubate le bici alla Cofidis: danno da oltre 100.000 euro

Sorridono solo Mathieu van der Poel e i suoi compagni della Alpecin-Deceuninck in questo avvio di Tour de France così nervoso per tutti, sia in sella che giù dalla bici. La seconda frazione della Grande Boucle è iniziata con una sorpresa davvero amara per il Team Cofidis, una delle squadre più longeve del panorama ciclistico mondiale, che si è risvegliata senza 11 biciclette. Un furto con scasso che ha colpito una squadra che, curiosamente, è sponsorizzata da una finanziaria, vera e propria istituzione oltralpe: parliamo di più di 100.000 euro di danno, visto che ogni bici in dotazione alla squadra viene venduta anchefino a 14.000 euro. La squadra ha dovuto riorganizzarsi in fretta e furia sfruttando il fatto che la sua sede centrale non è molto distante da Lauwin-Planque. Peggio di questo cosa poteva accadere? Un acquazzone che ha costretto gli organizzatori a ritardare la partenza della seconda frazione di un quarto d’ora. Anche in sella, però, il nervosismo non è mancato, perché quando si vede un corridore tranquillo e pacato come Jonathan Milan sbracciarsi e urlare qualcosa a Biniam Girmay subito dopo uno sprint intermedio, c’è davvero da preoccuparsi. È stato lo stesso Johnny a riportare la pace dopo il traguardo: «Biniam si era leggermente spostato in volata, ma ci siamo chiariti subito. C’è grande rispetto tra di noi». Come se non bastasse, l’azzurro si è anche beccato il telefono in faccia di uno spettatore che si era esposto eccessivamente al passaggio dei corridori. Continui saliscendi hanno caratterizzato i chilometri che hanno preceduto l’arrivo a Boulogne-sur-Mer: come nel primo giorno, la Visma-Lease a Bike ha fatto fuoco e fiamme mentre Tadej Pogacar rimaneva a ruota e guardava distrattamente il ciclocomputer. A trionfare al termine di una volata lunghissima è stato Mathieu van der Poel, che regala alla Alpecin-Deceuninck il secondo successo di tappa in due frazioni. L’olandese strappa la maglia gialla al compagno Jasper Philipsen, tornando ad alzare le braccia al cielo in una tappa al Tour quattro anni dopo il suo ultimo successo. È Van der Poel il vero Re Sole della corsa: sabato ha fatto vincere il proprio compagno, ieri ha vinto lui. «Tutto quello che verrà da adesso in poi sarà un bonus, abbiamo già fatto molto», ha ripetuto con falsa modestia l’ex campione del mondo: ci sono infatti tutte le carte in regola per poter trionfare anche oggi in un arrivo che sembra essere disegnato per i velocisti.