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 2025  luglio 07 Lunedì calendario

Bici elettriche e monopattini senza casco. La prima maxi retata: il 75% è irregolare

Due giorni di controlli a tappeto per monopattini, bici elettriche, minicar. «E ben vengano. La vigilanza è un elisir di sicurezza per chi guida questi mezzi e per chi li incrocia in strada, magari impegnati in manovre spericolate e al di fuori delle regole», esulta Giordano Biserni, presidente dell’Associazione Sostenitori e amici della polizia stradale (Asaps). Venerdì e sabato, a Milano, una super pattuglia è entrata in azione per una delle prime operazioni coordinate a livello nazionale sul fronte della mobilità leggera. Obiettivo: verificare gli eventuali trucchi messi in pratica dai possessori dei veicoli elettrici per alterare potenza e velocità, accrescendone le prestazioni.
I SEQUESTRI
Su 71 mezzi controllati, 54 sono risultati non idonei e sono stati sequestrati. Si tratta del 75% e tutti i veicoli irregolari, alterati o modificati, erano nella disponibilità di rider impiegati nelle consegne a domicilio. Le contravvenzioni sono state 271 per un ammontare di circa 378 mila euro e le violazioni contestate riguardano, tra l’altro, la guida senza patente, l’assenza del casco, la mancanza di assicurazione e dell’omologazione, è il bilancio dell’attività svolta dai carabinieri della compagnia Duomo, dai colleghi del Terzo reggimento Lombardia, dal personale del ministero dei Trasporti e della Motorizzazione civile, che ha messo a disposizione le strumentazioni tecniche specialistiche provenienti dal dipartimento di Bari. «Ci auguriamo che controlli di questo tipo siano frequenti. Garantire la continuità certo non è semplice, ma intanto iniziamo e facciamo capire ai cittadini che bici elettriche e monopattini sono veicoli. Che non si guida con il cellulare in mano e sprezzanti di qualsivoglia norma del codice», afferma Biserni. Dal 2020, sono i dati dell’Asaps, hanno perso la vita 78 persone a bordo del loro monopattino, già 14 dall’inizio di quest’anno. Il 25 giugno a Roma in un incidente sulla Casilina è morto Lorenzo Rastelli, 17 anni, calciatore della società sportiva Certosa. Cinque giorni prima a Milano Marco Cutrona, vent’anni, è stato travolto da un’auto (con conducente positivo all’etilometro) mentre andava a lavorare in panetteria prima dell’alba. La convivenza stradale tra auto e mezzi elettrici è difficile, riflette Biserni, «a renderla oltremodo pericolosa è l’interpretazione ancora molto ludica dei monopattini, che sono veicoli a tutti gli effetti». Un esempio: «Ieri sulla ciclabile della via Emilia ho visto una mamma con il suo bambino, in due sul monopattino e senza casco». Pochi lo indossano, rileva il presidente dell’Asaps, molti viaggiano in coppia, sfrecciano con il rosso e in contromano oltre il limite dei venti chilometri all’ora. Che per le e-bike sale a 25 chilometri, ma le verifiche effettuate a Milano dimostrano che spesso il sistema di riduzione della velocità viene alterato.
LA TARGA
Per disciplinare un settore ancora caratterizzato da un’iniziativa personale disinvolta, lo scorso 3 luglio il ministero delle Infrastrutture ha emanato un decreto che introduce i contrassegni identificativi per i monopattini elettrici. Si tratta, spiega il Mit, di «una sorta di targa personale, per superare l’attuale anonimato dei mezzi e consentire un controllo più efficace in caso di infrazioni o incidenti». L’intervento prevede che ogni conducente doti il proprio monopattino di un «contrassegno identificativo, personale e non trasferibile. Non si tratta di una targa tradizionale né di un sistema di immatricolazione, al fine di evitare oneri eccessivi per i cittadini, ma di un supporto tecnico» da applicare in modo visibile sul veicolo. Un ottimo passo avanti, secondo Biserni, «qualsiasi nuova norma non può che migliorare una situazione lasciata fino a oggi al “liberi tutti"». Per i detrattori è un ulteriore fardello burocratico, «ma a tutti quelli con la matita rossa dico che se si fossero rispettate le regole, magari la targa non sarebbe stata necessaria. È la conseguenza di anni di comportamenti spesso discutibili».