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 2025  luglio 06 Domenica calendario

Critiche da lady Lula, l’irritazione di Xi E per la prima volta diserta il vertice Brics

Il vertice dei Brics che si tiene oggi e domani a Rio de Janeiro doveva segnare un altro successo internazionale per Inacio Lula da Silva. Il presidente brasiliano è uno dei membri fondatori del gruppo, che dai cinque Paesi dell’inizio (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) si è ora allargato ad Arabia Saudita, Egitto, Etiopia, Emirati Arabi, Iran, Indonesia e ambisce a controbilanciare l’influenza del G7 dominato dagli Usa e dai loro alleati occidentali.
Lula lo aveva preparato con cura, facendone un evento atteso nel contesto della guerra dei dazi iniziata da Trump e dei conflitti che scuotono il mondo, dall’Ucraina al Medio Oriente. «Sarà il migliore vertice dalla creazione dei Brics», aveva annunciato un po’ incautamente. Non più. A rovinargli la festa, sminuendone la portata, è infatti la diserzione dell’azionista di maggioranza, il presidente cinese Xi Jinping, che mai aveva mancato l’appuntamento nei 12 anni del suo potere. È se è vero che non ci sarà neppure Vladimir Putin, nel suo caso era previsto, considerato il mandato d’arresto della Corte Penale Internazionale pendente nei suoi confronti: il Brasile, che aderisce tribunale dell’Aia, sarebbe stato legalmente obbligato a mettere le manette al capo del Cremlino.
L’assenza di Xi Jinping è quindi diventata la vera notizia del summit. Ma ancora più clamorosa è la ragione per cui il leader del Dragone ha deciso di non andarci. Cherchez la femme. E non una qualunque. Bensì la signora Rosangela Lula da Silva, la first lady brasiliana, meglio conosciuta col nome di Janja. Sembra che il presidente cinese sia molto offeso con lei.
È successo il 13 maggio scorso, durante la cena di Stato che ha chiuso la visita in Cina di Lula e della moglie, accompagnati dai più importanti capi d’impresa brasiliani. Un viaggio di successo, coronato dalla firma di accordi d’investimenti cinesi per miliardi di dollari. Tutto era filato via liscio, i brindisi erano stati fatti, il banchetto volgeva quasi al termine. Quando all’improvviso, prima del dessert, c’è stata una rottura del protocollo: Janja ha alzato la mano, prendendo la parola. E rivolgendosi a Xi Jinping, che le era seduto accanto, si è lanciata in una dura critica al social media cinese TikTok, il cui algoritmo, secondo lei, favorirebbe i punti di vista di estrema destra e inoltre sarebbe potenzialmente molto dannoso per i bambini. In sala, raccontano persone che hanno partecipato alla cena, è calato il gelo. Particolarmente a disagio è apparsa Peng Li-yuan, moglie di Xi Jinping, che ha definito l’uscita della signora Lula «poco rispettosa» per il marito. Il presidente brasiliano ha confermato che la consorte ha parlato durante il banchetto, ma non era stato nulla di strano e che Xi avrebbe convenuto che «il Brasile può scegliere le regole che preferisce». Sarà anche vero, ma l’assenza al summit suona come uno schiaffo.
La vicenda, oltre a rovinare il vertice dei Brics, ha riacceso le polemiche su Janja, che sin dall’inizio non ha mai accettato il ruolo puramente cerimoniale tradizionalmente associato alle first lady del Brasile. Sociologa, 58 anni, ha sempre detto la sua, per esempio invocando regole severe per i social media e attirandosi le ire di Elon Musk e compagnia, ma rispondendo a tono. Come durante il G20 brasiliano del 2024, quando in una trasmissione tv in diretta disse: «Non ho paura di te, vaffanculo Elon Musk». Avercene.