Corriere della Sera, 5 luglio 2025
Il mistero dei Kadyrov. Il leader ceceno malato lancia l’ascesa del figlio
Di persona, si fa vedere sempre più raramente: lo sostituisce, nelle occasioni ufficiali, il suo primo ministro. Anche i servizi delle televisioni locali gli dedicano meno spazio che in passato: a giugno è apparso sugli schermi solo dieci volte, un anno fa non c’era giorno che non si parlasse di lui. E persino i suoi profili social vengono aggiornati con minor frequenza. Tutte prove che confermerebbero una voce: ovvero che le condizioni di salute di Ramzan Kadyrov, l’uomo che da quasi vent’anni è il signore della Cecenia, sono in costante peggioramento.
È una notizia che circola da tempo: Kadyrov, 48 anni, soffrirebbe di una grave malattia al pancreas, che gli sarebbe stata diagnosticata nel 2019. Da mesi, però, i sintomi si starebbero aggravando. E, di conseguenza, le indiscrezioni su un possibile cambio al vertice della repubblica caucasica si sono fatte più insistenti. Il diretto interessato, in un video pubblicato a maggio – è ripreso in primo piano, incappucciato in felpa nera —, non smentiva del tutto: «Tutti gli uomini camminano sulla via della malattia e della morte. Solo colui che ci ha dato il respiro può decidere quanto a lungo vivremo».
Che lui stesso si stia ponendo il problema, lo dimostrerebbe l’ascesa fulminea dei suoi figli a cariche di rilievo crescente. Chi, meglio di loro, per raccoglierne l’eredità e il potere? Kadyrov lo conquistò con la violenza e il sangue quando non aveva neppure trent’anni, e lo ha poi consolidato con gli stessi mezzi. Fino a diventare il vero e proprio padrone di quella che, almeno sulla carta, resta di fatto una parte del territorio della Russia.
Vladimir Putin non lo ha intralciato. Al contrario: ha sempre riservato a Kadyrov un trattamento speciale rispetto ai pari grado. E così, in meno di due decenni, questi ha potuto organizzare un vero e proprio esercito personale, imporre rigide leggi religiose – la Cecenia è popolata quasi interamente da musulmani – incompatibili con quelle russe, persino contraddire pubblicamente l’uomo del Cremlino. Che, nonostante tutto, continua a finanziarlo lautamente in cambio della stabilità nella regione.
I dubbi sulla salute
Soffrirebbe di problemi al pancreas, che si starebbero aggravando
Per assolvere questo compito, è la continuità a dare le garanzie più solide. In un futuro non troppo lontano, dunque, uno dei quattordici figli di Kadyrov potrebbe essere chiamato a succedere al padre. Uno, su tutti, è il favorito: il giovane, giovanissimo Adam. Non ha ancora 18 anni, non è il primogenito. È divenuto popolare quando ne aveva 15 per un video in cui malmenava un detenuto della prigione di Grozny. Per premiarlo, il padre lo ha fatto, nell’ordine: comandante del proprio servizio di sicurezza; comandante delle forze di polizia; segretario del Consiglio di Sicurezza della Repubblica. Lo ha poi nominato «Eroe della Cecenia». E gli ha conferito sei medaglie al valore militare, sebbene non abbia mai messo piede al fronte.
Infine, una settimana fa, il matrimonio: Adam ha sposato una coetanea. Di lei si conosce solo il nome, Medni, rivelato da una delle figlie di Kadyrov. Una cerimonia sfarzosa, rispetto a quella dei fratelli, celebrata ad Achmat-Jurt, città d’origine della famiglia. Il protagonista è arrivato a bordo di un suv Mercedes da 160 mila euro (la cui importazione in Russia viola le sanzioni), sfoggiando al polso un orologio tempestato di diamanti da 2 milioni di euro. Lo stesso giorno, suo padre ha pubblicato una foto su Telegram: lo sposo al Cremlino, accolto da Putin in persona. Sotto, un messaggio rivolto direttamente al presidente russo: «Ti ringrazio per le tue calorose congratulazioni agli sposi e per i tuoi sinceri auguri a tutto il popolo ceceno. Il tuo cuore gentile e la tua nobiltà sono ciò che apprezziamo profondamente in te». E la benedizione dello zar suona come un’investitura.