corriere.it, 4 luglio 2025
Cinque per mille, l’elenco completo dei 91 mila beneficiari nel 2024: dai milionari a chi ha preso un solo cent
Nel 2024 sono stati oltre 91 mila i beneficiari del 5 per mille, precisamente 91.012 enti ammessi al contributo, che in totale riceveranno circa 523 milioni di euro della quota Irpef di cui i contribuenti possono disporre autonomamente.
Sono i dati che emergono dalla comunicazione dell’Agenzia delle Entrate sulla quota dell’Irpef che lo Stato ripartisce per dare sostegno ad attività socialmente rilevanti (il cui versamento è a discrezione del contribuente, contestualmente alla dichiarazione dei redditi).
Tra i destinatari, enti del terzo settore onlus – che sono l’ambito più numero con 68.452 soggetti, della ricerca sanitaria e scientifica (467), associazioni sportive dilettantistiche (13.825), enti per la tutela dei beni culturali e paesaggistici (228), enti gestori delle aree protette (24) e quasi 8 mila comuni, precisamente 7.909.
In Lombardia oltre 187 milioni di euro di 5 per mille
Dalla mappa qua sopra, elaborata dalla piattaforma editoriale Withub, è possibile notare come l’ammontare totale del 5 per mille è distribuito sul territorio italiano, diviso per regioni. Dal colore nettamente più scuro si evince che la cifra più alta – con un distacco molto netto dal resto della classifica – è concentrata in Lombardia, superando i 187 milioni di euro (precisamente 187.213.030), grazie a 4.549.143 scelte.
La mappa è navigabile e dalla finestra delle ricerche, potrete individuare in autonomia l’associazione o l’ente al quale avete o avreste voluto contribuire oppure, semplicemente, curiosare tra i quasi centomila beneficiari di contributi pubblici.
Il primo dei beneficiari in base ai fondi ricevuti, sia per la regione ma anche nell’elenco nazionale completo, è la Fondazione Airc per la ricerca contro il cancro: nel 2024 ha ricevuto circa 71,8 milioni di euro.
A completare la top 5 lombarda si trovano ancora Emergency con 10,6 milioni; Istituto europeo di Oncologia (Ieo) con 7,8 milioni; Fondazione Umberto Veronesi con 4,8 milioni e Fondazione Irccs Istituto nazionale dei tumori con 3,7 milioni di euro.
In seconda posizione tra le regioni c’è il Lazio, i cui beneficiari l’anno scorso hanno ricevuto quasi 98 milioni di euro grazie a 3.101.531 «preferenze». Il beneficiario che ha ricevuto più fondi, pari a 8,7 milioni di euro, è l’Associazione italiana contro le leucemie.
Top associazioni con più fondi
Sul fondo della classifica regionale c’è la Valle d’Aosta con 642.025 euro derivanti da 19.812 contribuenti. Nell’area, a ricevere la cifra maggiore di risorse di 5 per mille nel 2024 è il beneficiario Volontari del soccorso Chatillone San Vincent, che ha incassato 37.538 euro. Se andiamo a vedere la classifica totale dei beneficiari in ordine per importi (nella tabella che segue), anche in questo caso si può notare come lo stacco tra il primo posto di Fondazione Air e il secondo ente sia notevole. Si tratta di Fondazione piemontese sulla ricerca contro il cancro, con sede a Candiolo, per l’anno 2024 riceve poco più di 12 milioni di euro (precisamente 12.161.686). Terzo posto per Emergency con 10.608.104 euro.
Ci sono realtà che si trovano sul fondo dell’elenco con cifre davvero irrisorie. È il caso dell’ultimo in classifica per importi erogati, il comune di San Bartolomeo Val Cavargna, in Lombardia, con appena un centesimo di euro. Segue il comune siciliano Scillato, che prende 2 centesimi, il calabrese Nardodipiace che ne prende 26 (cent).
Le ragioni delle cifre molto basse
Le motivazioni per cui molte associazioni o enti ricevono cifre così basse sono diverse. La principale è che molti contribuenti nella dichiarazione dei redditi firmano per l’erogazione del 5 per mille ma senza specificare un beneficiario. In quel caso, la sua quota viene ripartita proporzionalmente tra tutti gli enti che hanno ricevuto almeno una preferenza. Nel caso in cui un’organizzazione abbia ricevuto una sola scelta, la quota corrispondente potrebbe essere microscopica. Un’altra ragione è legata al reddito dei contribuenti: se sono bassi, anche la quota di Irpef destinata al 5 per mille sarà molto bassa. Infine, molti enti si iscrivono al 5 per mille senza aver fatto in nessun modo promozione e quindi può capitare che nessuno – o al massimo una o due persone – li scelga.