Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2025  luglio 03 Giovedì calendario

America’s Cup da record

Un impatto da almeno 1-1,2 miliardi di euro. O, forse, chissà, anche di più. L’America’s Cup 2027 a Napoli si annuncia su queste cifre. Lo assicura Barcellona, campo di regata dell’ultima sfida. Certificati da enti pubblici e privati, i dati dell’edizione 2024 nella Capitale catalana sono la chiave di lettura più immediata e credibile di cosa può rappresentare l’evento per una grande città. Secondo l’Università di Barcellona e la Fondazione Barcelona Capital Nautica, durante i due mesi delle regate spagnole i visitatori totali sono stati 1,8 milioni in tutta la Catalogna, dei quali 460mila considerati spettatori “esclusivi” dell’America’s Cup, giunti a Barcellona, cioè, solo per la competizione sportiva. Ma a far riflettere sono forse soprattutto i numeri della visibilità della manifestazione: l’audience totale è stata calcolata in ben 954 milioni di telespettatori, con un incremento del 37% del pubblico dedicato e del 235% delle visite totali sui social media rispetto all’edizione precedente. Secondo Palco23, agenzia di comunicazione molto quotata a Barcellona, il solo YouTube ha raccolto 9,6 milioni di ore di visione, facendo dell’edizione numero 37 la più seguita in assoluto della storia. Inoltre, l’esposizione globale della città ha toccato le 11.182 ore di trasmissioni mondiali che hanno generato a loro volta 43.186 ore di esposizione del brand. Il valore lordo totale di esposizione del marchio associato ha raggiunto 1,36 milioni di euro, tra sponsor e sedi dell’evento.
L’ANALISI
Napoli 2027 può fare anche di più? Secondo molti osservatori la risposta è sì. Dice ad esempio l’economista Salvio Capasso di SRM, il Centro studi e ricerche sul Mezzogiorno collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo: «In effetti, si potrebbe paragonare l’America’s Cup a un’Olimpiade, in questo caso relativa alla grande nautica. Com’è stato dimostrato per la quasi totalità delle città che hanno ospitato un’Olimpiade, il ritorno economico risulta superiore negli anni successivi a quello contabilizzato, per così dire, nei giorni delle gare. Già adesso il turismo a Napoli è su livelli di sold out molto elevati, come dimostrano i dati 2024 e anche quelli di questi primi mesi del 2025. Al flusso per così dire ordinario di visitatori bisognerà aggiungere quello relativo ai soli appassionati dell’America’s Cup, che si muovono da ogni continente per seguire le regate eliminatorie e la finale. Stando solo a questa previsione, l’impatto miliardario di Barcellona è ripetibile. Ma poi va considerato il post gare, e cioè il richiamo che lAmerica’s Cup eserciterà anche dopo la sua conclusione: molti di quelli che l’hanno seguita, ad esempio, in televisione o ne hanno solo sentito parlare saranno spinti a venire a Napoli per aggiungere alle mete più belle della città anche i luoghi delle gare o degli allenamenti».
E qui Napoli ha carte “fresche” e inedite da giocare. A partire dalla grande operazione di recupero dell’area di Bagnoli-Coroglio, per la quale il Comune potrà spendere 1,2 miliardi di fondi della Coesione: la sua auspicata fruibilità dopo circa 30 anni di attesa dovrebbe avvenire proprio in concomitanza con l’evento perché è qui che verranno alloggiati i quartier generali delle nazioni partecipanti. Ed è in questo incomparabile scenario ambientale che sono previsti anche gli allenamenti.
Anche sotto questo punto di vista, insomma, l’America’s Cup made in Napoli si annuncia come un investimento destinato a produrre i suoi effetti pure dopo la consegna della Coppa al vincitore. I flussi turistici incoraggiano già adesso questa prospettiva.
I numeri parlano da soli: 14,5 milioni di presenze in città nel 2024 (sul totale di 20,5 dell’intera Campania), secondo i dati dell’Osservatorio istituito dal Comune, con una più che prevedibile, ulteriore crescita nel 2025 (a 18 milioni, secondo previsioni piuttosto realistiche). Il prologo dei ponti festivi di Pasqua, 25 aprile e 1° maggio scorsi, non a caso, ne ha contati circa un milione, confermando che in questo momento l’attrattività della città è in fase di forte spinta. I calcoli tarati su quanto avvenuto a Barcellona indicano che la sola spesa turistica diretta alloggi, ristorazione e trasporti genererebbe circa 370 milioni di euro, secondo una stima di Unimpresa. A essi andrebbero poi sommati 70 milioni di euro legati all’organizzazione locale dell’evento e 21,6 milioni di euro derivanti dalle spese dei team velici presenti in città per oltre tre mesi. «L’indotto legato a investimenti pubblici e privati (bonifiche, porti, fan zone) si aggira su 165 milioni di euro, mentre l’effetto moltiplicativo sul reddito in base a un coefficiente 1,1 (misurato in chiave Mezzogiorno) vale oltre 62 milioni di euro». Anche i numeri dell’Associazione sono basati sul confronto con l’edizione 2024 e proprio in tale ottica si spinge a prevedere «10mila-12mila posti di lavoro temporanei durante l’evento, in linea con Barcellona, e mille-2mila posti permanenti nei settori del turismo, della nautica e dei servizi, contribuendo al Pil regionale. Inoltre si augura Unimpresa il Mezzogiorno beneficerà indirettamente attraverso forniture interregionali e turismo diffuso. Regioni come Puglia e Sicilia potrebbero fornire beni e servizi, come prodotti agroalimentari o trasporti, per un impatto economico di 100-150 milioni di euro». Dice la ministra del Turismo Daniela Santanché: «L’America’s Cup 2027 rappresenterà un’importante occasione di crescita e sviluppo per Napoli, portando con sé non solo benefici economici, ma anche un miglioramento della qualità della vita urbana e una valorizzazione del patrimonio culturale della città. Basti pensare che ogni euro investito raddoppia il suo valore sociale per stakeholder e territorio e, nel lungo periodo, lo potrebbe addirittura quadruplicare. Sarà un’occasione unica non solo per la città ma per tutta la Nazione».
I RIFLESSI
Secondo il ministero della Cultura, l’America’s Cup di Napoli prevede un incremento del 5-10% del flusso di visitatori, con una spesa media aggiuntiva pari a 200-400 milioni di euro all’anno per il biennio successivo all’evento. Si chiama “valore reputazionale” e misura l’impatto economico nel lungo periodo di eventi di forte partecipazione popolare. «Tra i potenziali beneficiari dell’evento si trovano cittadini napoletani, turisti, studenti, attori economici e associazioni sociali e ambientali». E il loro coinvolgimento produce quelle cifre.