il Fatto Quotidiano, 2 luglio 2025
Missioni all’estero, ora raddoppiano i costi. 40 milioni per il G7 in Puglia
Ora c’è anche il conforto dei numeri: Meloni ha investito molto in viaggi all’estero come conferma il bilancio interno di Palazzo Chigi. Dove tra le voci di spesa che aumentano maggiormente nel 2024 ci sono proprio le missioni all’estero. Se c’è una caratteristica di Giorgia Meloni durante l’ultimo anno di governo è quella di aver girato il mondo in modo da rafforzare la sua immagine e le sue alleanze nelle principali cancellerie europee e internazionali (e spesso anche lasciandosi alle spalle i problemi di politica interna legati alla sua litigiosa maggioranza). A pagina 39 del rendiconto 2024 di Palazzo Chigi che Il Fatto ha letto se ne fornisce una rappresentazione plastica: le spese per le missioni di Palazzo Chigi erano 1,7 milioni di euro nel 2022, 2,5 milioni nel 2023 e nel 2024 sono state pari a 3,9 milioni.
L’aumento, si apprende a pagina 48, è dovuto al contesto internazionale sempre più complicato: quindi “all’incremento degli impegni, soprattutto internazionali”, in relazione al “contesto economico fortemente condizionato dall’instabilità della situazione geopolitica in corso, connessa alle crisi diffuse nell’area del Mar Rosso, del Medio Oriente e dell’est Europa e alla necessità di instaurare e rafforzare i rapporti con i Paesi della comunità internazionale”.
In particolare Palazzo Chigi fa il conto delle missioni istituzionali della presidente del Consiglio, dei ministri e dei sottosegretari. In totale, lo scorso anno la premier ha fatto 33 visite in Italia, mentre 78 sono stati gli eventi presso le sedi della Presidenza, di cui 343 anche di ministri e sottosegretari. Gli eventi all’estero sono stati 38.
Per la prima volta il rendiconto di Palazzo Chigi fornisce anche i primi dati sugli stanziamenti relativi al G7 a guida italiana. Stiamo parlando solo della quota relativa alla presidenza del Consiglio ma comunque fornisce un primo spaccato di quanto è costato l’evento del 13-15 giugno 2024 a Borgo Egnazia (Brindisi) e dei relativi G7 organizzati da ministri senza portafogli. Lo stanziamento iniziale per la delegazione del G7 istituita a Palazzo Chigi era stata di 38 milioni, che poi sono aumentati a 40. Alla fine però le risorse spese sono state di 32 milioni di euro e i pagamenti finora erogati alle società creditrici sono stati pari a 17 milioni di euro: questo “scostamento” è dovuto al fatto che i rendiconti che servono al saldo saranno presentati dalle aziende in maniera completa nel 2025.
A questi fondi si devono aggiungere quelli relativi al personale di servizio alla delegazione G7 per il quale era stato inizialmente stanziato 605 mila euro e altri due milioni con due successivi dpcm (uno di maggio e uno di settembre 2024) relativi agli interventi infrastrutturali per organizzare il G7 a Borgo Egnazia dove Meloni ha riunito i grandi del mondo nel giugno del 2024.
A questi si aggiungono i 236 mila euro spesi per l’organizzazione di una riunione ministeriale del G7 sul digitale e altri 57 mila euro per quella del Dipartimento per le Pari Opportunità legate all’empowerment femminile.