ilgiornale.it, 2 luglio 2025
Aldo Moro ucciso dalla mafia e il premio Nobel assegnato a Hitler: gli strafalcioni all’esame di Maturità 2025
Anche quest’anno non è mancato l’appuntamento con l’esame di Maturità per tutti gli studenti all’ultimo anno di scuole superiori. Quest’anno la prima prova si è tenuta il 18 giugno, seguita poi dalla seconda prova, il 19 giugno. Gli esami orali dovrebbero proseguire fino alla seconda settimana di luglio.
Ed è proprio in sede di esame orale che i docenti si sono sentiti dare risposte al limite dell’assurdo da parte di alcuni studenti particolarmente fantasiosi (o poco preparati). A raccogliere alcuni di questi strafalcioni è stato il portale Skuola.net, che come ogni anno ha raccolto un po’ di testimonianze arrivate dalle aule.
Ed ecco dunque che Gabriele D’Annunzio, celebre autore italiano e figura chiave dell’estetismo, cessa di essere uno scrittore e un poeta per diventare un estetista. Qualche studente, invece, anticipa la Seconda Guerra mondiale che, invece di cominciare 1 settembre 1939, viene fatta scoppiare nel 1933. Ben sei anni di battaglie in più. E, sempre restando in tema Seconda Guerra mondiale, pare ci sia stato qualche candidato convinto che a Hitler sia stato assegnato il premio Nobel. Nobel che viene invece tolto alla scienziata Marie Curie, alla quale viene invece consegnato un Oscar. Si sa, il caldo fa brutti scherzi.
Ma non finisce qui perché, lasciando gli esaminatori nel più totale sconcerto, uno studente sarebbe addirittura arrivato ad affermare che a rapire e ad uccidere Aldo Moro fu Cosa Nostra, invece delle Brigate Rosse. La lista degli “orrori” più che “errori” è davvero lunga. Abbiamo Pablo Picasso che per l’ennesima volta cambia nome, diventando Paolo. Qualche studente invece avrebbe completamente rimosso il Referendum del 2 giugno 1946, continuando a considerare l’Italia una Monarchia.
A quanto pare, però, a viaggiare con la fantasia non sarebbero solo gli studenti. Skuola. net ha infatti riportato anche un’autentica perla pronunciata dalle labbra di un docente di inglese che, parlando di Charles Dickens, ha voluto attribuirgli “Il ritratto di Dorian Gray”. Povero Oscar Wilde!