ilgiornale.it, 2 luglio 2025
"Non siamo più soli". Il Viminale anticipa le spese legali per gli agenti indagati
Il decreto Sicurezza tanto osteggiato dalle opposizioni sta mostrando i suoi primi effetti positivi nel caso dei due agenti della Polizia di Stato indagati per aver neutralizzato il killer del brigadiere Carlo Legrottaglie nel corso di un conflitto a fuoco. “Il Viminale grazie al Ministro Piantedosi, con accredito odierno, ha anticipato immediatamente il pagamento delle spese legali a Ivan Lupoli e Giuseppe Cavallo”, si legge in una nota di Nicola Molteni, sottosegretario all’Interno. Questo, prosegue il sottosegretario, “conferma la vicinanza e l’attenzione dello Stato e del Dipartimento di Pubblica sicurezza guidato dal Capo della Polizia Prefetto Vittorio Pisani nei confronti di due coraggiosi Servitori dello Stato che hanno rischiato la propria vita per la sicurezza del Paese”.
L’anticipo delle spese legali è previsto del decreto sicurezza come forma di tutela per gli agenti che vengono indagati nello svolgimento delle proprie mansioni e questo “conferma inoltre la necessità e l’utilità del decreto Sicurezza, fortemente voluto dalla Lega e dal Governo, come strumento di sostegno e di protezione nei confronti dei nostri uomini in divisa che finiscono a processo nell’adempimento del dovere”. La notizia ha incontrato un’ovvia accoglienza positiva da parte dei sindacati delle forze dell’ordine, che da tempo chiedevano una misura simile.
L’azione intrapresa dal ministero dell’Interno, scrive Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, “è la prova che questa tutela non è rimasta solo sulla carta, ma comincia davvero a proteggere chi ogni giorno rischia la vita per lo Stato. Non era accettabile che fino a ieri chi difendeva i cittadini dovesse pagare anche un prezzo personale e familiare altissimo solo per aver fatto il proprio dovere”. Lo Stato, sottolinea il segretario, “deve esserci sempre, non solo nei titoli di legge. Ringraziamo il ministro Piantedosi per la tempestività e la concretezza: nessun poliziotto deve sentirsi solo quando indossa l’uniforme. Quell’epoca è finita”.
Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sap, ha ribadito i ringraziamenti e esortato a fare un passo avanti per “una norma ad hoc sul cosiddetto atto dovuto”.
Dal sindacato Fsp, invece, il segretario generale Valter Mazzetti ha sottolineato che in questi anni c’è stata “disponibilità ed apertura dei nostri principali interlocutori, dal ministro Piantedosi al sottosegretario Molteni, che seriamente e correttamente si sono impegnati ad ascoltare, comprendere ed affrontare le necessità delle migliaia di uomini con cui lavorano”.