repubblica.it, 1 luglio 2025
Paolo Bellini, la Cassazione: ergastolo definitivo per la strage di Bologna del 2 agosto 1980
La Cassazione ha confermato l’ergastolo per Paolo Bellini in quanto esecutore materiale in concorso della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, in cui morirono 85 persone e oltre 200 rimasero ferite.
Le sentenze di primo e secondo grado risalgono al 6 aprile 2022 e all’8 luglio 2024.
Bellini il quinto uomo della strage
Nel confermare l’ergastolo in Appello i giudici misero nero su bianco che l’ex Avanguardia nazionale Bellini fu il quinto uomo della strage, esecutore materiale in concorso con Giusva Fioravanti, Francesca Mambro, Luigi Ciavardini, già condannati in via definitiva, e così anche, dal gennaio 2025 dopo la pronuncia della Cassazione, per Gilberto Cavallini. E con Licio Gelli, Federico Umberto D’Amato, Mario Tedeschi e Umberto Ortolani, che sono stati ritenuti i mandanti, finanziatori e organizzatori della strage, ma tutti indagati quando erano già deceduti.
"Portò la bomba o fornì supporto materiale”
Secondo i giudici dell’Appello il ruolo di Bellini fu quello di “trasportare, consegnare e collocare quantomeno parte dell’esplosivo” oppure a fornire supporto materiale all’azione “nella piena consapevolezza” che nella sala d’aspetto della stazione di Bologna, un sabato di inizio agosto e quindi con alta frequentazione di viaggiatori, sarebbe stato collocato l’ordigno esplosivo che alle 10.25 fece 85 vittime e oltre 200 feriti. I giudici parlarono di “piena consapevolezza” per sottolineare il fatto che Bellini era cosciente che il suo contributo, fosse stato anche solo di supporto logistico a coloro che hanno portato e collocato la bomba, è stato determinante per la realizzazione dell’attentato.
A incastrare Bellini – smontando il suo alibi – fu anche un video girato da un turista tedesco che lo riprendeva pochi minuti dopo l’esplosione sul primo binario della stazione: a certificare che il volto inquadrato fosse proprio quello di Bellini fu la sua ex moglie. “È provato che Paolo Bellini era alla stazione di Bologna pochi minuti prima e pochi minuti dopo la micidiale esplosione”.
Confermati anche i depistaggi
Con la stessa sentenza la Cassazione ha confermato anche le condanne ad altri due imputati. Si tratta dell’ex capitano dei carabinieri Piergiorgio Segatel, condannato quindi a sei anni per depistaggio, e di Domenico Catracchia, amministratore di alcuni condomini di via Gradoli a Roma (quattro anni) per false informazioni al pubblico ministero.
Ergastolo definitivo anche per Cavallini
Nell’anno in cui fra un mese e un giorno si commemoreranno i 45 anni dalla strage che ferì al cuore Bologna arriva così un’altra sentenza definitiva dopo quella pronunciata dalla Cassazione il 15 gennaio scorso per l’ex Nar Cavallini, il “quarto uomo” della strage- Per il procuratore generale Antonio Balsamo, che chiese – e ottenne – la conferma dell’ergastolo – vi è “la certezza assoluta sulle responsabilità di Cavallini” nella strage e “giudizio rappresenta una importante occasione per dare attuazione a quel ’diritto alla verità’ che ha ricevuto un forte riconoscimento da parte delle Nazioni Unite, della Corte europea dei diritti dell’uomo e della nostra Corte Costituzionale”.