ilsole24ore.com, 1 luglio 2025
Turismo, in Italia meno statunitensi e più canadesi. Raddoppiano gli italiani in viaggio in Arabia Saudita
Continua a crescere la spesa dei turisti stranieri in Italia: il ritmo si è fatto meno impetuoso rispetto al 2023 (+16,8%) ma anche il 2024 si è chiuso con un valore positivo: +5% in termini nominali e quasi +4 in termini reali. Un andamento che continua in crescita anche nei primi mesi del 2025.
La spesa dei viaggiatori italiani all’estero è sua volta cresciuta del 4,5% in termini nominali e dello 0,9% in termini reali. La spesa è aumentata soprattutto nei paesi dell’area dell’euro.
Sono i dati di Banca d’Italia secondo i quali il surplus ha raggiunto 21,2 miliardi di euro, pari all’1% del Pil (come nel 2019 e superiore alla media dell’Ue). Allo stesso tempo, però, secondo i dati di Unwto (l’agenzia delle Nazioni Unite per il turismo) la quota di mercato dell’Italia sulle entrate turistiche è scesa dal 3,6 al 3,4 per cento.
Meno statunitensi, più canadesi
Sono aumentate soprattutto le entrate da alcuni paesi dell’area dell’euro, come Germania (+8%) e Spagna (+23,9%) alle quali è attribuile quasi metà della crescita delle entrate turistiche italiane. Per i flussi di viaggiatori provenienti dall’America settentrionale, si è registrato una tendenza opposta tra turisti canadesi (+27,9%) statunitensi (-1,1%). Gli Stati Uniti restano comunque secondi per spesa complessiva (6,412 miliardi di euro) dopo la Germania (8,685 miliardi) e l’anno scorso il numero di viaggiatori Usa ha confermato il livello del 2023 (4,1 milioni).
Tra le entrate dall’Asia è cresciuto il peso della spesa dei viaggiatori provenienti dai paesi del Golfo Persico (soprattutto dagli Emirati Arabi Uniti), dalla Corea del Sud e da Cina e Hong Kong, mentre si è fortemente ridotta la spesa dei turisti israeliani.
Il Centro Italia riacquista il primato
Il Centro Italia torna a essere la prima area geografica per entrate turistiche, con una quota del 27,4%. Seguono il Nord-Ovest (26%) e il Nord-Est (25,6%) che nel 2023 deteneva il primato. È ulteriormente cresciuta la quota del Sud e delle Isole con una quota quasi doppia rispetto al 1997 inizio delle serie storiche): 18,2 per cento.
Gli italiani in viaggio all’estero: Spagna e Germania
Per quanto riguarda invece la direzione inversa, italiani in viaggio all’estero dai dati di Banca d’Italia emerge che la spesa è aumentata (33 miliardi, +4,5%), trainata però soprattutto dalla crescita del numero di viaggiatori a fronte di un aumento modesto della spesa media giornaliera. Nonostante la crescita, il numero di viaggiatori rimane inferiore (-4%) ai livelli precedenti la crisi pandemica per il Covid. Oltre metà dell’incremento della spesa degli italiani all’estero è dovuta ai viaggi all’interno dell’area dell’euro (41%), in particolare in Spagna (+12,1%) e in Germania (+16,2%).
L’avanzata dell’Arabia Saudita
Diminuisce l’incidenza della spesa nei paesi dell’America del nord e centro-meridionale, aumentata lievemente quella nei paesi asiatici (12,8%) con le principali destinazioni che sono Giappone, Thailandia, Cina e Dubai. È più che raddoppiata la spesa degli italiani in Arabia Saudita, «favorita – sottolinea Bankitalia – dall’apertura di nuove tratte aeree verso quel paese e da una più ampia offerta turistica». Il paese arabo ha in corso massicci investimenti infrastrutturali e un potenziamento del turismo con l’obiettivo di creare oltre 300mila nuove camere d’albergo e di accogliere 150 milioni di turisti entro il 2030.