repubblica.it, 30 giugno 2025
Istat, sale ancora la pressione fiscale. E crescono anche inflazione e carrello della spesa
Sale la pressione fiscale nel prim trimestre dell’anno. Lo calcola l’Istat nelle stime del contro trimestrale della Pa secondo le quali è stata pari al 37,3%, in aumento di 0,5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Cresce il reddito disponibile
Il potere d’acquisto delle famiglie si conferma su un sentiero di crescita nei primo trimestre 2025 che, iniziato nel primo trimestre 2023, era stato interrotto solo durante l’ultimo trimestre del 2024. Nello stesso arco temporale, i dati mostrano un lieve aumento della propensione al risparmio, stimata su livelli relativamente alti rispetto a quelli medi degli ultimi tre anni. Secondo l’Istat il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è salito dell’1,8% rispetto al trimestre precedente in termini nominali, i consumi sono cresciuti dell’1,2%. La propensione al risparmio è stimata al 9,3%, in rialzo di 0,6 punti percentuali. Il potere d’acquisto delle famiglie è cresciuto rispetto al trimestre precedente dello 0,9%, scontando un aumento dello 0,9% dei prezzi.
Calo quota profitto società
La quota di profitto delle società non finanziarie è stimata al 42,1% nel primo trimestre, in diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il tasso di investimento delle società non finanziarie si è attestato al 22,4%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Istat, spiega che le società non finanziarie hanno sperimentato nel trimestre un’ulteriore caduta della quota di profitto che, seppure di lieve entità, fa seguito a sette trimestri di flessione congiunturale.
Crescono inflazione e carrello della spesa
Nel mese di giugno invece risale anche l’inflazione. A giugno 2025, secondo le stime
preliminari, è cresciuta leggermente portandosi all’1,7% dall’1,6% di maggio. L’aumento dei prezzi al consumo su base mensile è dello 0,2%. Il rialzo del carovita, spiega l’Istat, è da attribuire soprattutto all’effetto delle tensioni registrate sui prezzi dei Beni alimentari (+3,5% da +3,0% di maggio). Nel comparto energetico, al contrario, si accentua la flessione dei prezzi su base tendenziale (-2,5% da -2,0%), trainata della forte decelerazione dei prezzi della componente regolamentata (+22,7% da +29,3%).
Più robusta la crescita del cosiddetto “carrello della spesa”, ovvero dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, aumenta (+3,1% da +2,7%) e aumenta anche l’inflazione di fondo (+2,1%, dall’+1,9% di maggio). In crescita anche i prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto, dal +1,5% al +2,1% a giugno.