la Repubblica, 29 giugno 2025
Air India, rifiutato l’aiuto Onu per l’inchiesta
Polemiche, ostacoli e ritardi accompagnano l’inchiesta sul disastro dell’Air India del 12 giugno scorso, quando un Boeing 787-8 Dreamliner si è schiantato ad Ahmedabad provocando la morte di 260 persone, nel peggiore incidente aereo mondiale degli ultimi dieci anni. In particolare, l’agenziaReuters riporta che Nuova Delhi ha negato a un investigatore delle Nazioni Unite di partecipare all’indagine: una decisione che alimenta le critiche al comportamento delle autorità indiane, accusate di avere atteso ben due settimane prima di scaricare i dati dalle scatole nere del volo.
All’inizio di questa settimana, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’aviazione (Icao) ha offerto all’India uno dei suoi investigatori per fornire assistenza nell’indagine sullo schianto del Boeing. In passato era già accaduto che l’agenzia dell’Onu inviasse investigatori per contribuire alle inchieste su incidenti aerei, ma in quei casi l’Icao aveva ricevuto una richiesta di assistenza, mentre stavolta si è fatta avanti di propria iniziativa. E comunque leautorità indiane avrebbero rifiutato l’offerta. Nel frattempo, il ministero dell’Aviazione Civile indiano ha dichiarato che gli investigatori hanno finalmente scaricato i dati delle scatole nere, un passo atteso da tempo per accelerare la comprensione del disastro. La scelta di scaricare i dati solo due settimane dopo l’incidente è apparsa tardiva. Vari esperti parlano di ritardi incomprensibili. Secondo quanto è emerso finora, l’aereo ha iniziato a perdere quota dopo aver raggiunto un’altitudine di poco meno di 200 metri. L’indagine si concentra sulla spinta del motore: investigatori citati dal Wall Street Journal ritengono che al momento dell’impatto fosse entrato in funzione ilgeneratore di emergenza del Dreamliner, il segnale di un grave guasto.
Intanto quattro dirigenti della società di servizi aeroportuali indiana Aisats sono stati licenziati a seguito dell’ondata di indignazione scatenata da un video che li mostrava a una festa nel loro ufficio appena quattro giorni dopo l’incidente. La società avrebbe disposto il licenziamento con effetto immediato del direttore operativo Abraham Zachariah, di due vicepresidenti e del capo della formazione. L’Aisats ha condannato la «mancanza di giudizio» dei propri manager, ripresi a fare baldoria a pochi giorni dall’ incidente.