repubblica.it, 28 giugno 2025
Gnam, proteste per l’odore dell’opera: l’artista curdo la ritira
Entrando nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, si percepisce subito un forte odore acre, e anche il senso della vista si attiva prima ancora che lo sguardo si posi sulle opere: le lavoratrici al botteghino indossano la mascherina chirurgica. Che cosa sta succedendo? La Gnam, guidata da Renata Cristina Mazzantini e già al centro di polemiche per l’esposizione sul futurismo, ora deve rinunciare a un’opera dell’artista turco di origine curda Ahmet Güneştekin, protagonista della mostra Yoktunuz (significa “eravate assenti”). Si tratta di un cumulo di scarpe che richiama quelle raccolte ad Auschwitz e rimanda alle sorti del popolo curdo. È stata esposta in diversi musei. Alla Gnam, però, non ci sarà. O meglio: ora è collocata nel secondo settore della Galleria, ma quando la mostra verrà inaugurata martedì il pubblico non la vedrà.
A causa dell’odore della gomma i visitatori, negli ultimi giorni, hanno iniziato a indossare mascherine e a protestare, chiedendo spiegazioni. Lo stesso hanno fatto alcuni lavoratori, attribuendo il problema a un sistema di aerazione inadeguato. La situazione è diventata talmente critica che sono intervenuti i sindacati. Cgil, Cisl e Uil hanno inviato una lettera alla Asl e alla direttrice Mazzantini, chiedendo all’ufficio competente in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro «un’ispezione urgente», per verificare «se le condizioni siano compatibili con la prestazione lavorativa». Güneştekin, dopo aver terminato la costruzione di “Picco della Memoria” si è reso conto del disagio di molti lavoratori.
Così, l’artista ha deciso di ritirare l’opera che «ha un odore acre, forte, pungente – rivendica – La povertà, la morte, non sono profumate. Neppure le deportazioni, le prigioni, i massacri. Ma immagino che fuori da certi contesti la realtà più terribile sia ormai solo uno spettacolo virtuale. Da noi no. Ha odori forti, penetranti, indimenticabili».