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 2025  giugno 28 Sabato calendario

Il ritorno di “Batman” Fiorito. “È sfuggito alla Corte dei Conti mostrando documenti falsi”

Simbolo tredici anni fa della rimborsopoli regionale, che fece scattare una campagna moralizzatrice sulle spese dei partiti nelle Regioni e portò alla caduta anticipata della giunta di Renata Polverini nel Lazio, Franco Fiorito, noto come er Batman di Anagni, torna a occupare le cronache giudiziarie.
A inviargli un avviso di garanzia è di nuovo la Procura di Roma. Ma questa volta non c’entra l’utilizzo del denaro pubblico, bensì una serie di operazioni spericolate che l’ex esponente del Pdl avrebbe compiuto per sottrarsi alla Corte dei Conti che reclamava il suo denaro per la nomina nel 2006 a direttore generale dell’ente locale ciociaro, ritenuta illegittima.
Insieme a Fiorito sono indagati il funzionario comunale Enrico Trulli, il segretario generale Stefano Schirmenti e il funzionario all’urbanistica Simone Bonanni, in un’inchiesta in cui sono stati ipotizzati i reati di accesso abusivo a un sistema informatico, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, violazione della pubblica custodia di cose e rivelazione di segreti di ufficio.
La Procura contabile aveva chiesto all’ex consigliere regionale ed ex sindaco di Anagni di restituire, a titolo di danno erariale, 124.756 euro. Il processo si era concluso con sentenza di prescrizione, ma gli inquirenti avevano fatto appello, sostenendo che l’esponente del centrodestra aveva esibito dei documenti falsi. E proprio su quei documenti, effettuando anche perquisizioni e sequestri, la Procura di Roma ha indagato, preparandosi ora a chiedere il giudizio per Fiorito e i coindagati.
Secondo gli inquirenti, er Batman sarebbe riuscito a far sostituire una sua pratica a quella che aveva presentato il papà di una giovane disabile, facendo cancellare quest’ultimo documento, con cui venivano chiesti gli assegni familiari per la ragazza. Tutto per retrodatare la presentazione da parte sua di documentazione al Comune. L’ex consigliere avrebbe inserito tra i documenti fasulli anche quello all’apparenza intestato al Dipartimento di Stato statunitense, con la firma di Condoleezza Rice, in cui risultava allegato un certificato di laurea della Adam Smith University of America e la copia del corso di studi con relativo statino degli esami sostenuti. Avrebbe inoltre ottenuto informazioni sulle indagini in corso della Procura contabile e documenti, come scoperto in alcuni messaggi scambiati su WhatsApp tra lui e Trulli.
Una vicenda da cui l’attuale amministrazione di centrodestra prende le distanze: «Non permetteremo a nessuno di infangare l’onorabilità dell’Amministrazione e dell’intera comunità. Al contrario, questa vicenda dimostra, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la validità delle scelte compiute nella costruzione della nostra coalizione alle elezioni del 2023». Lontani i tempi in cui er Batman aveva come slogan «il futuro è Fiorito».