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 2025  giugno 28 Sabato calendario

Indispensabile ma inaccessibile L’automobile non è più per tutti

Quasi indispensabile come mezzo di trasporto, ma anche quasi inaccessibile per la stragrande maggioranza degli italiani. L’automobile si conferma centrale per la mobilità quotidiana: 8 persone su 10 non rinunciano alle quattro ruote per i propri spostamenti, ma i prezzi elevati frenano l’acquisto del nuovo sul mercato e spingono i consumatori ad attendere tempi migliori. Resta stabile l’utilizzo del trasporto locale, in calo invece l’uso di motorini, monopattini, veicoli in sharing e taxi. È quanto emerge dall’indagine annuale sulla mobilità degli italiani condotta da Aniasa (l’Associazione all’interno di Confindustria che rappresenta il settore dei servizi di mobilità) e Bain & Company, società di consulenza globale.
La ragione fondamentale che obbliga a considerare quasi impossibile per molte famiglie l’acquisto di un’auto nuova è rappresentata dalla spesa da affrontare. Dal 2013 i prezzi medi infatti sono aumentati del 52% (da 19.000 a 30.000 euro) a fronte di una crescita del reddito familiare nazionale del 29%, che scende al 5% se si depurano questi dati dall’inflazione. Un gap che rende sempre meno l’auto un bene di massa.

L’indagine annuale registra un forte salto in avanti dell’auto come mezzo di spostamento ricorrente (dal 72% delle risposte nel 2023 all’80% del 2024, era al 69% delle preferenze nel 2020). Resta stabile il trasporto pubblico locale, utilizzato in maniera ricorrente da quasi un italiano su 2 (48%), mentre segnano un calo le altre forme di mobilità per uso occasionale.

Gli italiani, pur usando di più l’auto, non ne comprano una nuova, preferendo l’usato o prolungando il «fine vita» dell’attuale. Secondo lo studio di Aniasa e Bain, la quota dei consumatori che nel 2024 non ha neanche considerato l’acquisto di un’auto nuova è salita di 5 punti percentuali in un solo anno (dal 57% del 2023 al 62% del 2024), a conferma del senso di disorientamento creato dalle normative nazionali ed europee e dall’aumento dei prezzi. Gli effetti diretti e tangibili di queste scelte non possono che tradursi in una contrazione del mercato e nell’aumento dell’età media del parco circolante, arrivato a oltre 12 anni.
La relazione conferma che l’aumento elevato dei prezzi e la forte instabilità economica legata al contesto globale allontanano il consumatore da un bene costoso come l’auto. La possibilità di avere motori ecologici o sistemi di guida avanzati non può nulla contro la realtà del potere d’acquisto: quasi 2 italiani su 3 hanno annullato o posticipato l’acquisto in attesa di un calo dei prezzi (32% del campione) o per problemi di reddito (33%).
Secondo il presidente Aniasa, Alberto Viano, «il noleggio si conferma oggi, anche per i privati, uno strumento di democratizzazione all’auto, che rende possibile attraverso un canone mensile, più accessibile, utilizzare una vettura di ultima generazione, a ridotte emissioni e dotata dei più avanzati sistemi di sicurezza. Oggi sono oltre 170.000 i privati (con e senza partita Iva), che hanno scelto di rinunciare all’acquisto dell’auto per affidarsi al noleggio» Il fattore prezzo è talmente rilevante che rappresenta anche il primo motivo (35%) per cui viene scelta oggi un’automobile nuova cinese o asiatica, che nella maggioranza dei casi ha listini più bassi. Lo studio mostra una sostanziale stabilità nel mix delle marche considerate per l’acquisto di un’auto nuova: il 42% degli italiani continua a preferire un brand europeo, ma il 23% è pronto ad aprirsi all’offerta cinese. La qualità percepita della vettura non sembra più essere un ostacolo all’acquisto delle auto provenienti da Oriente, anche perchè il loro livello medio è in crescita esponenziale sia dal punto di vista tecnologico che estetico.
«I dati di quest’anno confermano che l’automobile resta centrale nella mobilità quotidiana degli italiani, ma anche che il mercato si sta trasformando in profondità. L’incremento dei costi e l’incertezza economica stanno ridefinendo le priorità di consumo: non è l’interesse per la mobilità privata a diminuire, ma la possibilità reale di accedere a un’auto nuova. Si rafforza così una nuova normalità fatta di veicoli mantenuti più a lungo, di attenzione al prezzo e di apertura a soluzioni non tradizionali, come l’usato o il noleggio. È fondamentale che il settore sappia rispondere a queste esigenze in modo flessibile», conclude Gianluca Di Loreto, partner e responsabile italiano automotive di Bain & Company.