Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2025  giugno 26 Giovedì calendario

Clan rom, minacce mafiose al procuratore aggiunto: Luigia Spinelli sotto scorta

Minacciata dalla mafia rom. La procuratrice aggiunta di Latina, Luigia Spinelli, è finita sotto scorta. Una minaccia mafiosa indiretta quella destinata al magistrato, fatta da Antongiorgio Ciarelli, esponente dell’omonimo clan, da anni radicato a Latina e che a partire dal 2010 è stato fortemente ridimensionato grazie a un capillare lavoro investigativo che ha visto in prima linea lo stesso aggiunto Spinelli.
Nell’ottobre scorso Ciarelli, insieme ad altri due membri del clan – i cugini Ferdinando e Francesco, si è recato in un locale della zona dei pub, nel capoluogo pontino, e ha chiesto al titolare se fosse lui il compagno del magistrato. L’uomo ha risposto che è il fratello del compagno dell’aggiunto Spinelli e a quel punto Ciarelli avrebbe detto che a causa di Luigia Spinelli aveva dovuto affrontare numerosi processi. Allontanandosi avrebbe poi aggiunto: “Tanto il locale è questo”.
Il gestore dell’attività ha presentato una denuncia ai carabinieri e la Procura di Perugia, l’ufficio competente per quanto riguarda le vicende che riguardano i magistrati di Latina, ha aperto un’inchiesta.
Un caso diventato noto il 25 giugno scorso, durante la discussione davanti al Tribunale di Latina sulla richiesta di applicazione della sorveglianza speciale a Antongiorgio Ciarelli, uscito dal carcere proprio nel 2024 dopo aver scontato una condanna a 14 anni di reclusione per associazione a delinquere, tentato omicidio, estorsione e porto abusivo di armi nel processo denominato Caronte, relativo ai clan rom presenti a Latina.
Ora, concluse le indagini a Perugia, Ciarelli dovrà rispondere anche di minacce aggravate dal metodo mafioso all’aggiunto Spinelli e al gestore del pub.