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 2025  giugno 26 Giovedì calendario

La Germania prepara la leva obbligatoria, Merz alle imprese: “Liberate i lavoratori per l’esercito”

In Germania si torna a parlare di leva obbligatoria e non più soltanto di arruolamento volontario. Un servizio che dovrebbe coinvolgere «il centro della società», quindi anche i lavoratori e le lavoratrici delle imprese. A dirlo a chiare lettere è stato il cancelliere Friedrich Merz. «Il problema decisivo che avremo con la Bundeswehr nei prossimi anni non è il denaro. Il problema cruciale è il personale qualificato» ha dichiarato il capo del governo tedesco davanti agli imprenditori riuniti per il Tdi, la giornata dell’industria lunedì. «Con l’attuale servizio militare volontario da solo, probabilmente non ce la faremo. Dovremo costruire una riserva. Avremo bisogno di elementi aggiuntivi di leva obbligatoria».

Cosa si intende per “elementi aggiuntivi”? «Si tratta di lavoratrici e lavoratori che operano anche nelle vostre aziende» ha detto il cancelliere diretto alla platea. «E voi dovete – e dovreste – essere disposti a concedere a questi dipendenti, di tanto in tanto, la possibilità di esercitarsi con le forze armate, per renderci insieme in grado di difenderci”. Per il cancelliere “la Bundeswehr deve tornare al centro della nostra società” e abolirla nel 2011 “è stato un errore».
Della stessa opinione è anche il ministro della Difesa Boris Pistorius, che – in un’intervista a Ard martedì sera – ha precisato la volontà di includere nella nuova legge sul servizio militare una clausola che incardini elementi di obbligatorietà, nel caso il numero dei volontari arruolati sia inferiore al necessario.

L’esercito tedesco attualmente ha circa 180.000 soldati ma, secondo le stime del ministro della Difesa, ne servirebbero altri 50-60.000 più i riservisti. Nel contratto di coalizione firmato dai partiti al governo Cdu-Csu e Spd è scritto che «in un primo momento la leva obbligatoria è basata sul principio di volontarietà». Ma il diavolo è nei particolari: quell’avverbio di tempo, che noi traduciamo con «in un primo momento» sarà il punto su cui far leva per reintrodurre dalla porta di servizio la coscrizione obbligatoria.