ilfattoquotidiano.it, 23 giugno 2025
Separate due gemelline siamesi al San Gerardo di Monza, una è morta l’altra in terapia internsiva
Un’operazione audace, delicatissima che pochissime precedenti al mondo negli ultimi 70 anni: la separazione di due siamesi unite dal cranio. Due gemelline siamesi senegalesi di due anni e mezzo, giunte in Italia nel luglio 2024, sono state separate con un intervento di 48 ore al San Gerardo di Monza. Presentavano una fusione cranio-encefalica, con una connessione estesa tra le ossa del cranio, i tessuti cerebrali e il sistema vascolare.
Si tratta di una forma rarissima, un caso ogni 2,5 milioni di nascite, con meno di 60 interventi di separazione dal 1950 ad oggi. Una delle due bimbe, la piccola T., non ha superato la fase finale dell’intervento ed è morta, mentre la gemella, D., è ora ricoverata in terapia intensiva neurologica, con progressivi miglioramenti che – spiega l’ospedale – le permetteranno per la prima volta di intraprendere un cammino verso l’autonomia motoria.
Il complesso intervento è stato realizzato da una equipe multidisciplinare, supportata da specialisti statunitensi ed europei con esperienza in casi simili, che ha utilizzato simulazioni virtuali 3D e collaborato con altre eccellenze lombarde, come l’Istituto Neurologico Besta, il Policlinico di Milano e il Papa Giovani XXIII di Bergamo.
Il viaggio in Italia delle gemelline è stato reso possibile dall’impegno congiunto di Smile House Fondazione Ets e di World Craniofacial Foundation. Attive da decenni nella cura di bambini affetti da malformazioni cranio-facciali, hanno individuato nel San Gerardo di Monza il partner ideale per l’elevata expertise in ambito neurochirurgico e cranio-facciale pediatrico. “Anche nel momento del grande dolore, con la morte della nostra piccola, la tenacia dei medici nel curare ci ha dato la forza e il coraggio per affrontare quella perdita – affermano la mamma e il papà delle gemelline – Lo staff è diventato una famiglia: qui hanno davvero sostituito la nostra“.