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 2025  giugno 22 Domenica calendario

Basi americane in Italia, allerta massima: quante e dove sono. Anche Vaticano sorvegliato speciale

Allerta massima per le basi americane nel nostro Paese, da Sigonella ad Aviano. Porti e aeroporti segnati in rosso, così come il Vaticano con il Papa statunitense. L’attacco statunitense all’Iran ha avuto inevitabilmente ripercussioni immediate nel nostro Paese in tema di sicurezza. Da settimane l’allerta antiterrorismo è ai massimi livelli: sotto controllo tutti i siti potenzialmente a rischio (e dunque ambasciate, palazzi del governo, sinagoghe) e attenzione massima da un punto di vista della prevenzione. Non c’è un allarme specifico: il rischio principale, in linea generale, è stato identificato nei lupi solitari, ragazzi in alcuni casi molto giovani addestrati sul web e pronti a colpire. I profili più pericolosi perché di difficile individuazione per la prevenzione.
Al di là quindi di quell’allerta con cui conviviamo da mesi, l’attacco americano espone però anche i siti statunitensi all’interno del nostro Paese, sia quelli civili sia quelli militari. Ed è su quello che si sta lavorando in queste ore per aumentare i sistemi di sicurezza. Sorvegliati speciali porti e aeroporti dove sono attesi decine di migliaia turisti statunitensi. Stesso discorso per il Vaticano anche per la presenza di Papa Leone XIV.
Blindate le base militari. In Italia ci sono circa 12mila soldati statunitensi tra Napoli, La Spezia, Sigonella (Sicilia), Aviano (Friuli Venezia Giulia), Motta di Livenza, Ederle (Veneto), Camp Darby(Pisa), Gaeta (Latina), Solbiate Olona(Varese) e Ghedi (Brescia).
Al Ministero dell’Interno è stata convocata una riunione del Casa, il Comitato analisi strategica antiterrorismo. Sempre al Viminale, oggi pomeriggio alle 16 è convocato il Cnosp, il Comitato nazionale ordine e sicurezza pubblica, presieduto dal Ministro Matteo Piantedosi con la partecipazione dei vertici di intelligence e forze di polizia. Il ministro degli esteri Antonio Tajani al Tg3 ha affermato: “Non c’è stata nessuna richiesta” dagli Usa “e nessun aereo è partito dall’Italia” per attaccare l’Iran.
Nella riunione di questa mattina con la premier Giorgia Meloni, i servizi e i ministri coinvolti, “abbiamo parlato di come garantire la sicurezza dei nostri concittadini e dobbiamo lavorare per garantire” anche “la sicurezza cibernetica, perché non è escluso che possano esserci attacchi cibernetici ed è stato anche innalzato il livello di guardia da questo punto di vista”, ha detto Tajani al Tg5.