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 2025  giugno 21 Sabato calendario

Prezzi da record e boom di compravendite Il mercato immobiliare non conosce crisi

Non solo si continua a comprare e a vendere case, ma le compravendite in Italia sono in aumento, grazie a un accesso più agevole al credito che favorisce la conclusione delle transazioni. A Roma, Bologna, Milano e Firenze, la quota di acquisti con mutuo ipotecario oramai ha superato il 50%. Mentre i dati relativi ai primi tre mesi del 2025 sulle compravendite di abitazioni ci dicono di una crescita che supera l’11% a livello nazionale rispetto allo stesso periodo del 2024. In totale, sono state compravendute oltre 172mila abitazioni, circa 17mila in più rispetto all’anno precedente (+11,2%).
Un altro dato collegato riguarda i prezzi delle abitazioni esistenti che hanno registrato una crescita congiunturale dell’1,7% nel primo trimestre 2025. Su base annua, l’accelerazione è notevole, con un aumento del +4,9% (rispetto al +3,4% del quarto trimestre 2024) che anche il valore più elevato dal 2010. L’Agenzia delle entrate, attraverso il suo Osservatorio del mercato immobiliare (OMI), è una fonte fondamentale per le statistiche sul mercato immobiliare italiano, sia per le compravendite sia per le locazioni. A livello metodologico, vengono incrociati i dati degli atti notarili di compravendita immobiliare e i dati di registrazione dei contratti di locazione, con quelli relativi agli archivi catastali. Queste informazioni vengono utilizzate anche dall’Istituto nazionale di Statistica (Istat) per il calcolo dell’Indice dei Prezzi delle Abitazioni (IPAB).
Gli incrementi sono stati accentuati e diffusi, con Genova (+13,5%) e Torino (+12,2%) che hanno registrato i maggiori aumenti, seguite da Roma (+10,7%). Variazioni prossime al 10% si osservano a Bologna (+9,3%) e Palermo (+8,8%). A Milano l’aumento è stato del +7,1% e a Napoli del +6,1%. Firenze è l’unica città con una variazione tendenziale negativa (-6,2%). Più in generale, le compravendite sono aumentate nel Nordest del Paese (+15%), mentre nel Sud e nelle Isole sono cresciute rispettivamente soltanto del 6,3% e 6,8%.
L’aumento dei mutui ipotecari non va letto soltanto come una maggiore convenienza di accesso al credito, ma dà anche la misura di quanto sia diminuita la capacità di risparmio delle famiglie italiane. La quota di abitazioni acquistate con ricorso a un mutuo ipotecario è salita al 45,8% nei primi tre mesi di quest’anno, con un aumento di 4 punti percentuali rispetto ai tre mesi precedenti e quasi 7 punti rispetto al 1° trimestre 2024. È stato calcolato anche un ribasso del tasso di interesse medio, sceso al 3,2% (precisamente 3,22%), 9 punti base in meno rispetto ai tre mesi precedenti e 76 punti in meno rispetto al 1° trimestre 2024.
L’Agenzia delle Entrate partecipa anche a un sondaggio congiunturale che rileva le percezioni degli agenti immobiliari e offre ulteriori dettagli sul mercato immobiliare: in particolare, il prezzo finale di vendita è in media del 7,3% inferiore rispetto alle richieste iniziali. Il tempo medio per vendere un’abitazione si è ridotto a 5,2 mesi. E quattro agenti immobiliari su 10 ha rilevato un impatto negativo degli affitti brevi sull’offerta di abitazioni negli ultimi 12 mesi, in particolare nelle aree urbane del Centro Italia.
Per quanto riguarda il mercato degli affitti, i dati rilevano un aumento dei nuovi contratti di locazione dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2024, con oltre 257mila abitazioni locate. Il canone annuo complessivo pattuito nei nuovi contratti è cresciuto del 5% su base tendenziale, raggiungendo circa 1,9 miliardi di euro. In tutta Italia sono in calo i contratti ordinari di lungo periodo (-2,6%). Sono invece in crescita i contratti ordinari transitori (+3,6%), quelli a canone concordato (+2,8%) e quelli agevolati per studenti (+9,4% per intero e +11% in porzione). A Roma, il numero di abitazioni locate è diminuito del 4,2%, ma il canone annuo pattuito è aumentato del 2,1%. Mentre Milano ha segnato un incremento di quasi il 9% delle nuove locazioni, un tasso ben superiore al dato nazionale, con un canone annuo complessivo in aumento del 7,9%.