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 2025  giugno 20 Venerdì calendario

Patatine con pancetta vietate dalla Ue: e Farage lancia un’altra crociata anti-Bruxelles

Non toccate le patatine agli inglesi. O almeno, non ai brexiter. Che in questi giorni sono più agitati che mai, dopo che il Telegraph ha lanciato l’allarme: “Il nuovo accordo tra Ue e Uk post Brexit firmato lo scorso 19 maggio a Lancaster House avrà una grave conseguenza, tra le altre: le patatine al gusto di pancetta affumicata, le cosiddette “smoky bacon”, saranno vietate”. Apriti cielo. I brexiter sono insorti: “Umiliazione, vergogna!”. Ieri Nigel Farage, il re della Brexit e ora leader del partito di destra Reform UK ampiamente in testa nei sondaggi, ha sfogato tutta la sua rabbia sul canale Gb news, una “Fox News” britannica dove lui continua a fare il presentatore: “Questa è una resa bella e buona! Starmer è una vergogna! Non potremo più produrre le nostre amate patatine. Siamo diventati di nuovo succubi di Bruxelles, grazie all’ultimo scandaloso accordo del primo ministro con l’Unione Europea”.
Il precedente delle patatite al cocktail di gambero
A ruota i conservatori di destra, come l’ultra-euroscettico Mark Francois, che parla di “umiliazione salt and vinegar”, come il gusto di altre patatine, quelle al sale e all’aceto, “ora ci vieteranno anche le aringhe affumicate?”. Possibile una rivolta del genere per delle patatine? Se avete seguito la saga della Brexit dal 2016 in poi, ebbene sì, in questo Paese è possibile. Cominciò Boris Johnson addirittura prima del referendum del 23 giugno di nove anni fa: come giornalista del Telegraph a Bruxelles, lanciò una campagna contro la Ue perché le autorità europee volevano vietare, per ragioni di salute, un altro gusto di patatine, quelle al cocktail di gambero, amatissime dagli inglesi. E lo stesso ex primo ministro britannico, prima di diventare leader dei tories nel 2019 in piene trattative post Brexit tra Uk e Ue, sventolò durante un comizio una aringa affumicata, accusando Bruxelles di volerla vietare. Era una bufala, una fake news. Ma tanto basta per aizzare la base brexiter. Stavolta, la questione ruota intorno al fatto che, nell’accordo post Brexit tra i due blocchi firmato un mese fa fa nel summit di Londra, il Regno Unito ha accettato di allineare i suoi standard alimentari a quelli della Ue.
Gli stessi standard alimentari
Ciò perché, come sottolinea il governo Starmer, “l’Ue è il principale partner commerciale del Regno Unito. Dopo il calo del 21% delle esportazioni e del 7% delle importazioni registrato dalla Brexit, il Regno Unito potrà nuovamente vendere vari prodotti, come hamburger e salsicce, all’Unione Europea, a sostegno di settori vitali dell’industria britannica. Per questo siamo intervenuti e abbiamo raggiunto una intesa con l’Ue: per abbassare i costi per i nostri produttori, per i cittadini e per le piccole e medie imprese britanniche”.
L’accordo prevede che l’export di prodotti agroalimentari e animali dal Regno Unito all’Ue siano sottoposti a minori controlli e costi amministrativi. In cambio, però, Bruxelles ha chiesto un allineamento degli standard di qualità britannici alle norme dell’Unione. Tra queste, anche il divieto di produzione di alcuni gusti di patatine che le autorità Ue giudicano potenzialmente pericolosi per la salute, come quello alla pancetta affumicata, per possibili coloranti e altri elementi tossici. Per questo Bruxelles chiede di cambiare la ricetta, o di interrompere la produzione in toto. Sinora il governo Starmer non ha ancora accettato ufficialmente. Ma Farage non ci sta: “Lasciate in pace le nostre patatine alla pancetta!”.