repubblica.it, 20 giugno 2025
Pornhub e Youporn di nuovo attivi in Francia
I siti Youporn, Pornhub e Redtube sono stati riattivati in Francia dopo la sospensione da parte della giustizia francese del decreto che imponeva alle piattaforme pornografiche situate nell’Unione Europea di verificare l’età dei loro utenti.
La decisione del tribunale amministrativo di Parigi, che lunedì ha sospeso il decreto – pubblicato a febbraio dopo una legge approvata nel 2024 – in attesa di verificarne la compatibilità con il diritto europeo, “offre l’occasione di riconsiderare approcci più efficaci”, si legge in un messaggio sulla homepage dei tre siti, che appartengono all’azienda Aylo.
Il governo francese, da parte sua, ha annunciato l’intenzione di ricorrere in cassazione davanti al Consiglio di Stato, la più alta giurisdizione amministrativa francese.
Ospitata a Cipro, Aylo aveva reso i suoi siti inaccessibili all’inizio di giugno per protestare contro il decreto che obbliga gli editori di siti per adulti a mettere in atto un sistema di identificazione in grado di impedire l’accesso ai minori, pena sanzioni da parte dell’Arcom, l’autorità francese per il digitale e l’audiovisivo, che può arrivare fino al blocco dei siti.
“Sospendendo l’accesso ai nostri siti in Francia, prendiamo posizione: ci rifiutiamo di compromettere la vostra privacy con misure che, paradossalmente, non riescono a proteggere efficacemente i minori”, aveva dichiarato Aylo in un messaggio sulla home dei tre siti.
Secondo uno studio condotto dall’Arcom nel primo semestre del 2024, quasi il 40% dei minori in Francia accede ogni mese a siti pornografici.
Il decreto sospeso lunedì obbligava le piattaforme a chiedere ad esempio l’invio di una foto o di un documento d’identità, proponendo almeno un metodo che rispettasse il principio del doppio anonimato, il quale consente di provare la maggiore età senza rivelare la propria identità.
Aylo, che rivendica sette milioni di visitatori quotidiani in Francia sulle sue diverse piattaforme, propone invece che il sistema di verifica dell’età venga gestito dagli operatori dei dispositivi e del loro sistema operativo.
Anche altri Paesi, come il Regno Unito o la Germania, impongono restrizioni di accesso ai siti per adulti legate all’età.